Mo Yan, Nobel per la letteratura 2012, i gatti e i cani
Tra i libri del neo Premio Nobel per la Letteratura – Mo Yan – ne troviamo uno dal titolo “L'uomo che allevava i gatti e altri racconti”.
Oggi è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura a Mo Yan, considerato uno dei più grandi scrittori cinesi viventi. Del resto la motivazione del Premio è eloquente: “con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità”.
Tra i suoi libri troviamo anche uno che ha a che fare con i gatti, con i cani e con le tartarughe. Si tratta de L’uomo che allevava i gatti e altri racconti. Il libro è pubblicato in Italia da Einaudi e al suo interno c’è il racconto che dà il titolo al libro – L’uomo che allevava i gatti, appunto – come anche il racconto dal titolo Il cane e l’altalena.
Attenzione, però: non è un libro facile e, soprattutto, è un testo crudo. A tal proposito ecco come sul sito della casa editrice viene introdotto il discorso delle tartarughe:
nelle acque del fiume annegano i bambini, ma nei giorni di nebbia gli spiriti-tartaruga salgono in superficie a banchettare in abito da sera.
Scrive Cristina Favento di questa raccolta:
“L’uomo che allevava i gatti” è un libro sublime e violento allo stesso tempo. I racconti di Mo Yan, una volta scoperchiati e digeriti, si fanno leggere e rileggere ammalianti. Certi paragrafi assomigliano alle strofe di un lacerante canto popolare, ad una di quelle nenie affascinanti e dolorose che risuonano nel profondo come echi di un atavico sentire collettivo.