Miti sulla nutrizione del cane e del gatto: i risultati di uno studio
Un recente studio ha messo in evidenza i falsi miti legati alla nutrizione del cane e del gatto.
Nutrizione del cane e del gatto – Ci sono una serie di falsi miti che circondano la nutrizione del cane e del gatto che non si riescono a estirpare: molti proprietari continuano a crederci e qualsiasi cosa tu gli dica o faccia continuano a rimanere fermi sulle loro posizioni. In realtà questo è un fenomeno diffuso anche in altri ambiti, i complottisti convinti che tutto il mondo stia cercando di fregarli e che ci siano segreti non rivelati sono ovunque. Mi chiedo se la pensino così perché sono loro i primi a cercare di fregare gli altri. Comunque sia, questo è un mio pensiero, torniamo a parlare di alimentazione di cani e gatti.
Miti e leggende metropolitane sulla nutrizione di cani e gatti
Ecco alcuni dei miti sull’alimentazione di cani e gatti, credenze a cui i proprietari dei pet continuano a credere:
- il cibo casalingo è sempre migliore di quello commerciale: snì, nel senso che se per voi dare cibo casalingo al cane significa dargli gli avanzi del tavolo, nutrirlo a lasagne e pancetta o dargli da mangiare solo castagne bollite allora non avete capito nulla di alimentazione casalinga. Comportarsi così significa dare gli scarti al cane per risparmiare
- se al cane piace una cosa, allora gliela do perché vuol dire che gli fa bene: un pensiero del genere non ha nessuna base. Se una cosa piace, non vuol dire che faccia necessariamente bene. Il cane o il gatto non può avere la cognizione di dire “No, non darmi la cioccolata perché mi fa male”, sta a noi proprietari farlo
- tutto il cibo per animali è prodotto con scarti: diciamo che non viene prodotto con la carne di prima qualità che viene destinata all’alimentazione umana, ma con quella di seconda scelta, ma comunque sempre derivante da quella edibile. E non ditemi che dare crocchette al cane è peggio che dare a un cane solo pasta da mangiare
- tutto il cibo per animali è pieno di farmaci: ci sono delle leggi specifiche che regolamentano l’uso di additivi e farmaci nei cibi destinati all’alimentazione umana e petfood. Lo so che qualcuno non rispetta la legge, ma forse che questo non succede anche in altri ambiti? Non è che perché uno non lo fa, allora dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio
- il cane è un piccolo umano, il gatto un piccolo cane, quindi posso fargli una razione bilanciata: no, ciascuno ha un fabbisogno nutrizionale diverso, se un veterinario deve studiare parecchio per imparare a gestire una razione ci sarà un motivo. Non ci si può improvvisare nutrizionisti. Altra riflessione: la maggior parte delle persone già mangia sbilanciato per quanto riguarda la dieta umana, figuriamoci se riesce a fare una razione per il proprio pet
- ciò che fa bene a un cucciolo/gattino va anche ben per un cane o gatto anziano: no, il fabbisogno nutrizionale e le esigenze nutritive cambiano a seconda dell’età del pet. D’altro canto a 70 anni una persona non mangia certo quello che mangiava a nove mesi di vita
Cosa fare dunque?
Al di là del tipo di alimentazione che si decide di dare al cane o al gatto, direi che se volete un’alimentazione ad hoc dovreste chiedere al vostro veterinario: di base saprà consigliarvi il tipo di alimentazione più adatta, ma se ci fossero problemi potrebbe indirizzarvi verso un nutrizionista veterinario. Commercianti o anche solo il web non sono la fonte adatta: se bastasse leggere un articolo su internet per diventare veterinari, meccanici, farmacisti, avvocati allora saremmo tutti dei geni. E non credete a tutto ciò che viene scritto su internet: bufale e pareri di “presunti” esperti sono all’ordine del giorno. E sappiamo tutti che su internet scrivere il proprio parere significa autoelevarsi al rango di tuttologi.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Via | Vetjournal
Foto | rsgranne