Miocardiopatia dilatativa nel gatto: cause, sintomi e terapia
Torniamo a parlare di cardiologica felina, oggi vendiamo cause, sintomi, diagnosi e terapia della miocardiopatia dilatativa nel gatto.
Miocardiopatia dilatativa nel gatto – Che ne dite se oggi andiamo a parlare di una patologia del gatto, la cardiomiopatia dilatativa felina? Vedremo cause, sintomi, diagnosi e terapia di questa malattia cardiaca. Di sicuro se avete dei gatti ne avrete sentito parlare perché la causa principale di miocardiopatia dilatativa nel gatto è la carenza di taurina, spesso causata da errori nella dieta o dall’uso di mangimi non correttamente bilanciati. Fortunatamente l’incidenza della patologia è diminuita, ma non va comunque sottovalutata.
Miocardiopatia dilatativa nel gatto: cause e sintomi
Come anticipavamo, la causa principale di miocardiopatia dilatativa nel gatto è la carenza di taurina. Diete errate e del tutto sbilanciate, diete troppo acidificanti, diete povere di potassio provocano alla lunga una riduzione della taurina (e negli ultimi due casi anche insufficienza renale). Tuttavia non si escludono neanche altre cause, ci sono gatti con livelli assolutamente normali di taurina e che sviluppano comunque miocardiopatia dilatativa: in questi casi potrebbe essere l’esito di problemi metabolici, intossicazioni o infezioni del miocardio.
La miocardiopatia dilatativa nel gatto è caratterizzata da una scarsa contrattilità del miocardio: esattamente come succede nella cardiomiopatia del cane, abbiamo una diminuzione della gittata cardiaca con attivazione di tutti i meccanismi compensatori. Di solito sono ingrandite tutte le camere cardiache, spesso per questo motivo si ha insufficienza delle valvole atrio-ventricolari con aumento della pressione atriale e venosa, edema polmonare, versamento pleurico, diminuzione della gittata cardiaca e comparsa di aritmie ventricolari.
La miocardiopatia dilatativa di solito si manifesta nei gatti di giovane-media età: non c’è alcuna predisposizione di razza o sesso. I sintomi di miocardiopatia dilatativa nel gatto sono:
- anoressia
- letargia
- dispnea
- tromboembolismo acuto (con conseguente neuropatia ischemica e miopatia degli arti posteriori)
- disidratazione
- ipotermia
- distensione della giugulare
- attenuazione dell’itto cardiaco
- polso femorale debole
- tono di galoppo
- soffio cardiaco
- aritmie
- rantoli polmonari
- versamento toracico
Miocardiopatia dilatativa nel gatto: diagnosi e terapia
La diagnosi di miocardiopatia dilatativa nel gatto si basa sul sospetto clinico, sulle radiografie e sulla visita cardiologica con ecocardiografia. Per quanto riguarda il versamento toracico, normalmente è un trasudato modificato che spesso si trasforma in un versamento chiloso. Nei gatti con concomitante tromboembolismo si ha aumento degli enzimi muscolari e CID.
La terapia della miocardiopatia dilatativa nel gatto vuole migliorare la gittata cardiaca e sistemare la funzionalità polmonare. Si effettua una toracocentesi in caso di versamento pleurico per stabilizzare il paziente prima di procedere con le indagini, si somministrano diuretici a basse dosi e alla minor frequenza possibile, si somministrano inotropi positivi, si attua terapia contro l’insufficienza cardiaca congestizia, si monitorizza l’idratazione, la funzionalità renale e l’equilibrio elettrolitico. E ovviamente bisogna procedere con l’integrazione per via orale di taurina.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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