Petsblog Novità Informazione Milano: anziano sospettato di dare polpette avvelenate ai cani

Milano: anziano sospettato di dare polpette avvelenate ai cani

Succede a Milano: un anziano è sospettato di dare polpette avvelenate ai cani. Aristide A. è un uomo di 74 anni: su di lui pende il sospetto che quelle polpette che è solito dare ai cani per strada siano in realtà avvelenate. Attualmente l’uomo è indagato con l’accusa di maltrattamento animale.

Milano: anziano sospettato di dare polpette avvelenate ai cani

Il sospetto che il signor Aristide sia un distributore di polpette avvelenate è arrivato dagli stessi abitanti del quartiere che hanno più volte sottolineato come nella loro zona ogni tanto alcuni cani muoiano in circostanze misteriose. A seguito di queste segnalazioni, la polizia è intervenuta e ha subito provveduto a sequestrare le polpette incriminate per farle analizzare.

Aristide protesta la propria innocenza: “Amo gli animali e soprattutto i cani ai quali do da mangiare”. La sordida vicenda inizia lunedì mattina. Sono le 10.00, Aristide è in giro come al suo solito, sta lanciando polpette ai cani in zona piazza De Angeli, proprio sotto casa sua, dove abita. Questa sua abitudine non è certo passata sotto silenzio, soprattutto alla luce del fatto che tempo fa un cane si era sentito male e un altro era addirittura morto.

Alla fine un cittadino, Gianluca, 35 anni, preoccupato da questo pensionato sospetto che continuava a gettare carne cruda per strada, ha chiamato la polizia: “C’è un signore anziano che lascia polpette per strada e potrebbero essere avvelenate. Venite”. Gli agenti sono subito intervenuti e hanno provveduto a raccogliere testimonianze e dichiarazioni.

Qualcuno comincia a ricordare della morte di quel cane un anno fa, subito dopo aver notato il pensionato compiere il quotidiano gesto. Altri rincarano la dose e sottolineano come quell’anziano si sia sempre scagliato contro i proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi del loro animale dal marciapiede.

Aristide si è difeso sostenendo che lui si limita a dar da mangiare ai cani randagi e che le sue polpette non sono avvelenate. Tuttavia la polizia per poter indagare e sequestrare la carne, ha dovuto per forza ricorrere all’accusa di maltrattamento animale. Fra qualche giorno le analisi fugheranno ogni dubbio: ennesimo caso di inciviltà umana o solita caccia alle streghe con capro espiatorio?

Via | Corriere

Foto | Flickr

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