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Metoclopramide nel cane e gatto: uso e effetti collaterali

Quando si usa la metoclopramide nel cane e gatto? E soprattutto: quando non si usa e quali sono i suoi effetti collaterali?

Metoclopramide nel cane e gatto: uso e effetti collaterali

La metoclopramide è uno dei farmaci antiemetici (contro il vomito) più noti, sia in medicina umana che in medicina veterinaria. Esistono specialità ad uso veterinario, mentre il nome commerciale più conosciuto in umana è di sicuro il Plasil. Tuttavia prima di andare a dare a casaccio della metoclopramide ad un cane o gatto che vomitano, bisognerebbe fare attenzione alle modalità di uso, a quando non va usata, alle controindicazioni e agli effetti collaterali.

Metoclopramide: per cosa si usa?

Normalmente la metoclopramide viene utilizzata come trattamento sintomatico del vomito. Importante sottolineare “sintomatico”: cura il sintomo, non la causa. Il che vuol dire che se ho un vomito occasionale potrebbe bastare come terapia, ma se ho un vomito da problema gastrico infiltrativo, insufficienza renale, problema epatico, problema pancreatico, se non curo anche la causa sottostante, la metoclopramide da sola potrà fare ben poco.

Si usa anche quando si ha una gastrite con ridotta motilità gastrointestinale, vomito da insufficienza renale cronica o quando si ha vomito a seguito della somministrazione di altri farmaci che magari quel cane o gatto non tollerano benissimo.

Metoclopramide: controindicazioni ed effetti collaterali

Quello che più mi preme, però, sono le controindicazioni della metoclopramide. NON si usa assolutamente se c’è anche solo il sospetto di un’ostruzione gastrointestinale. Quindi se il sospetto clinico del vomito è l’ingestione di un corpo estraneo, di ossa o di un filo, la metoclopramide non va usata perché accelera la motilità intestinale, ma se l’intestino è bloccato e voi accelerate la peristalsi, quello che si ottiene è una perforazione intestinale.

Come reazioni avverse, invece, sono state segnalate (che non vuol dire che capitano sempre, ma che sono state segnalate):

  • sintomi extrapiramidali (tremori, nervosismo, atassia, agitazione, posture anomale, vocalizzazioni, aggressività): sono transitori e scompaiono se non viene più somministrata. Accade soprattutto nel gatto
  • reazioni allergiche

Ci sono poi delle considerazioni da fare:

  • animali con insufficienza renale ed epatica devono adattare il dosaggio perché aumenta il rischio di effetti indesiderati
  • la metoclopramide NON va somministrata ad animali che soffrono di epilessia
  • l’uso in gravidanza e in allattamento non è stato studiato

Ci sono poi delle interazioni con altri farmaci da tenere in considerazione:

  • l’atropina annulla gli effetti della metoclopramide sulla motilità gastrointestinale
  • l’uso di metoclopramide insieme a acepromazina e butirrofenoni aumenta il rischio di sviluppare effetti extrapiramidali
  • potenzia l’azione di farmaci depressivi del sistema nervoso centrale

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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