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Metaplasia squamosa della prostata nel cane: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di una patologia particolare dei cani, ovvero della metaplasia squamosa della prostata nel cane? Vediamone cause, sintomi e terapia.

Metaplasia squamosa della prostata nel cane: cause, sintomi e terapia

Metaplasia squamosa della prostata nel cane – Abbiamo già parlato di problemi alla prostata nel cane, prostatiti, iperplasia prostatica e ascessi prostatici sono patologie piuttosto frequenti nei cani, soprattutto quelli anziani. Adesso andiamo a parlare di un aspetto particolare di questa vicenda, ovvero la metaplasia squamosa della prostata nel cane. Andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia. E’ importante anche dal punto di vista del proprietario sapere riconoscere che il cane ha un problema prostatico in modo da poterlo curare già negli stadi iniziali.

Cause e sintomi

In generale la patologia prostatica la si trova in cani maschi interi: tutto è causato da una forma di iperestrogenismo a sua volta provocata da cause esogene o endogene. Fra queste ultime di sicuro bisogna riconoscere la presenza di un sertolioma secernente, ovvero un tumore testicolare. Avete presente quando il veterinario scopre un tumore al testicolo e vi dice che sarebbe bene operare il prima possibile, ma voi rifiutate, il problema va avanti e nel frattempo si creano problemi anche alla prostata a causa del fatto che si sta tergiversando? Ecco se magari si operava quando vi è stato consigliato, almeno la prostata era salva.

Il problema è che quando si ha contemporaneamente iperestrogenismo e metaplasia della prostata, ecco che è facile che la situazione peggiori fino ad arrivare alla formazione di cisti, prostatiti e ascessi. E ovviamente monorchidismo e criptorchidismo aiutano a peggiorare la situazione.

Fra i sintomi di sindrome da femminilizzazione da iperestrogenismo nel cane abbiamo:

  • alopecia bilaterale e simmetrica
  • ginecomastia (in pratica l’aumento di volume delle mammelle)
  • prepuzio pendulo
  • atrofia di un testicolo (iperestrogenismo endogeno) o di entrambi (iperestrogenismo esogeno)
  • monorchidismo o criptorchidismo
  • aumento di volume della prostata

Diagnosi e terapia

Il sospetto diagnostico lo si ha a seguito di visita clinica. Si potrebbe anche analizzare il liquido prostatico e in tal caso si vedrebbero numerose cellule squamose. Inoltre la presenza di un sertolioma insieme ad aumento di volume della prostata fa pensare seriamente ad una metaplasia squamosa della prostata. Però per avere una diagnosi di certezza bisogna per forza effettuare una biopsia prostatica.

Ovviamente la prima cosa da fare è bloccare la produzione di estrogeni. Se la somministrazione è esterna, allora bisogna bloccare la somministrazione del farmaco. Se il problema è un tumore ai testicoli, bisogna procedere alla castrazione. Di solito a questo punto tutti gli effetti collaterali degli estrogeni regrediscono rapidamente, a parte ovviamente l’aplasia midollare, quella non regredisce purtroppo. Se fossero già presenti delle cisti, ecco che bisogna tenere la prostata sotto controllo tramite esame ecografico, ci va almeno un mese prima che le cisti comincino a regredire e la prostata a tornare a dimensioni normali.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | ger_dekker

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