Mattanza delle balene alle isole Far Oer

L’organizzazione senza fini di lucro Sea Sheperd Conservation Society ha annunciato una nuova, terribile mattanza di balene alle isole Faroe (Far Oer): due giorni fa quasi 150 balene pilota (Globicephala melas) sono state uccise con armi bianche durante la “caccia tradizionale” nota come Grindadrap. E’ la sesta dell’anno: si tratta di una caccia ai cetacei che avviene nell’arcipelago. Nella stessa giornata si pensa che qualche decina di delfini lagenorinchi dai denti obliqui (Lagenorhynchus obliquidens) sia riuscita a sfuggire al massacro, anche se nelle immagini pare che qualche carcassa di delfino ci sia.

Massacro di balene e delfini alle isole Far Oer

Da anni l’organizzazione Sea Sheperd Conservation Society sta cercando di bloccare questi massacri di cetacei con la campagna Operation Bloody Fjords. Con scarso successo visto che anche quest’anno la mattanza nelle isole Faroe va avanti come da tradizione. Una volta avvistate le balene a sud della capital Torshavn sull’isola di Streymoy, la flotta è partita per inseguire, accerchiare e portare il branco alla baia di Sandegeroi. Qui c’erano gli uomini che li hanno uccisi non appena gli animali si sono spiaggiati.

L’uccisione è avvenuta in modo cruento, quasi decapitando gli animali, senza badare al fatto che ci fossero cuccioli e femmine incinte. Mentre le balene venivano uccise, un gruppo di delfini è riuscito a scappare (anche se non tutti ce l’hanno fatta visto che nelle foto si vedono le carcasse di alcuni di questi delfini sulla banchina), nonostante le imbarcazione dei cacciatori si fossero mosse per inseguire pure loro. Un massacro puro e gratuito nel nome di una tradizione barbara che andrebbe impedita e vietata a ogni costo. Non c’è alcuna giustificazione a uno sterminio simile.

Queste pratiche dovrebbero essere bloccate ovunque, non solo alle isole Far Oer, ma in ogni parte del mondo, Giappone incluso.

Via | Sea Shepherd Campagna Isole Faroe

Foto | iStock