L’orsa Daniza e il delirio generale delle istituzioni
Sul caso-Daniza le istituzioni stanno dando il peggio di sé, guardate cos'ha detto un sindaco trentino
Il caso nato intorno all’orsa Daniza sta assumendo, giorno dopo giorno, contorni sempre più paradossali. L’orsa che ha solo difeso i suoi cuccioli da un escursionista del tutto imprudente è diventata un vero e proprio simbolo degli amanti degli animali ed una nemesi di coloro che, evidentemente, non sono poi molto interessati alla vita di un’orsa innocente e dei suoi due cuccioli. Il 30 agosto scorso si è tenuta una manifestazione di protesta del Partito Animalista Europeo è stata bloccata dal questore vicario Massimo Alberto Colucci. Il PAE ricostruisce così l’accaduto
“In merito ai fatti accaduti sabato 30 agosto a Tiolo ed a Spiazzo dove circa quaranta animalisti sono stati bloccati dalle forze dell’ordine impedendo loro il transito verso Pinzolo sia con i mezzi sia a piedi, il Partito animalista europeo tramite il responsabile dell’ufficio legale, avvocato Alessio Cugini ha inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento, formale atto di denuncia querela contro il questore vicario Massimo Alberto Colucci, in ordine alla fattispecie di cui all’art. 323 c.p. e di chiunque sia con lui concorso o abbia cooperato nel reato.
“Voi vi dovete fermare qui, questa è la disposizione, è fatto divieto di andare a Pinzolo”
Con queste parole il questore vicario ha vietato il nostro transito ed alla specifica domanda sull’esistenza di provvedimenti restrittivi nei miei confronti o di alcuna altra persona presente sul posto, il funzionario di polizia si è limitato a ribadire in maniera incomprensibile il proprio ordine “lei è stato diffidato”, allontanandosi”
Non solo, l’ultima “boutade” istituzionale (purtroppo solo in ordine cronologico) arriva da Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago (Tn). Il primo cittadino del paese trentino ha accusato l’orsa di aver ucciso una capra. Sorvolando sul fatto che vorrei proprio capire come fa questa persona a dire che è stata proprio Daniza ad uccidere la capra e sorvolando sul fatto che questa uccisione non è stata dimostrata, Ferrazza non solo ha detto di voler catturare Daniza ma di volerla uccidere personalmente. L Ente Nazionale Protezione Animali ha ufficialmente diffidato il sindaco di Bocenago minacciando un’azione legale qualora Daniza e i suoi cuccioli venissero maltrattati o uccisi.
«Sulla povera orsa, che ricordiamo appartenere a specie particolarmente protetta, si è scatenato un assurdo e inaccettabile battage mediatico; la nostra impressione è che talune persone non riescano proprio a resistere alla pulsione di sfruttare tanto clamore per conquistare la loro “fetta” di visibilità. Pertanto, non ci stupiremmo se nel prossimo futuro a Daniza fosse attribuita anche la responsabilità del dissesto idrogeologico o dei cambiamenti climatici. La verità è che, nonostante i reiterati tentativi di “conquistare” il palcoscenico mediatico con nuove e fantasiose accuse, i termini della questione sono sempre gli stessi: le presunte aggressioni del plantigrado sono dovute non alla pericolosità dell’animale ma a gravi comportamenti omissivi posti in essere da chi non ricovera gli animali da reddito all’interno di ripari o notturni o da chi non rispetta la “privacy” genitoriale di Daniza. Qualunque essere vivente metterebbe in atto strategie di difesa qualora avvertisse una situazione di pericolo per sé e per la propria prole. Non si tratta né di orsi, né di lupi, né di altri animali selvatici; questi si chiamano normali comportamenti propri della specie e istinto di sopravvivenza e sono pertanto comuni a tutte le specie.»
Queste affermazioni sono estremamente gravi per svariati motivi. La specie a cui appartiene Daniza è particolarmente a rischio e questo clamore può spingere qualche esagitato ad armarsi e a cercare Daniza o i suoi cuccioli per farli fuori in nome di un’assurda “giustizia”. Intanto sono arrivate a sessantacinquemila le firme per lasciare in pace Daniza. E, in tutto ciò, dal Ministro per l’Ambiente non arriva nessuna indicazione a riguardo lasciando un vuoto istituzionale a dir poco imbarazzante.
