L’Oipa in difesa delle nutrie contro un assessore trevigiano
L'OIPA commenta la proposta shock di un assessore trevigiano riguardo "il futuro" delle nutrie
Facciamo una premessa: i disastri idrogeologici degli ultimi anni sono causati principalmente dall’uomo. Argini dei fiumi mai puliti ne tanto meno rinforzati, continui disboscamenti, cementificazione selvaggia in aree a rischio idrogeologico e riduzione dei letti dei fiumi in continuo aumento. Tutte le colpe, però, vengono da sempre addossate alle nutrie (animali introdotti in Italia proprio dall’uomo per farne animali da pelliccia). Secondo molti, tutte le cause elencate sopra sarebbero niente confronto alle tane dei roditori. L’ultimo, in ordine cronologico, è l’assessore alla caccia della provincia di Treviso. Che un cacciatore suggerisca una proposta intelligente a favore della natura è paradossale già di suo ma non si è fermato qua. Mirco Lorenzon ha proposto di ucciderle per cibarsene.
L’OIPA ha deciso di non rimanere con le mani in mano davanti a questa stupida proposta ed ha emesso un comunicato molto chiaro:
L’affermazione provocatoria dell’Assessore alla Caccia della Provincia di Treviso che, nel tentativo di assegnare nuovamente ai cacciatori il compito di sparare alle nutrie, colpevoli di numerosi disastri idro – geologici, propone un nuovo alimento proteico a km 0. In base ad una recente modifica di legge, le nutrie non sono più una specie selvatica protetta dalla legge 157/92, ma vengono catalogate come ratti e topi, il cui controllo diventa di competenza dei Comuni. Bisogna allora trovare un passatempo per i cacciatori che non potendo più abbattere le nutrie con le doppiette, non sanno più cosa fare da quando la questione non è più competenza delle Province. Il mondo venatorio deve avere nuovamente il suo potere. E allora mangiamoci anche le nutrie.
[…]Da anni ormai vanno avanti programmi di contenimento al limite del ridicolo e dell’inciviltà, che si traducono nella cattura e uccisione delle nutrie, anziché in ragionevoli programmi di contenimento basati sulla sterilizzazione e il monitoraggio del territorio. Come accade invece nel Comune di Buccinasco (MI), dove la sterilizzazione di entrambi i sessi delle nutrie e il loro rilascio sul territorio ha permesso di migliorare in modo esponenziale la situazione.
Anziché affrontare seriamente il problema, l’Assessore alla Caccia Lorenzon ha evidentemente degli interessi da difendere. A quanto pare ha fame. Di nutrie o di popolarità, poco cambia. Se ha fame di nutrie, tuttavia, c’è il rischio che vada contro gli interessi dei propri cittadini che vorrebbero risolvere il problema di questa convivenza nel modo più realistico e dignitoso possibile.
Evidentemente, più che all’ambiente, si bada alla poltrona e ai voti che potrebbero arrivare dai numerosi cacciatori della zona. Ovviamente la proposta è ridicola e non andrebbe nemmeno pubblicizzata. Andrebbe invece pubblicizzata una campagna di sterilizzazione e sensibilizzazione verso questi animali che, a dispetto delle credenze, non sono affato imparentati con i ratti, non portano malattie e non fanno male a nessuno.
Foto|Flickr