Lodi: gallo canta troppo presto al mattino, proprietario multato
Nel lodigiano un uomo è stato denunciato dai vicini e poi multato perché il suo gallo cantava troppo presto al mattino.
A Castiraga Vidardo, vicino a Lodi, un uomo è stato multato perché il suo gallo cantava troppo presto al mattino, disturbando i vicini di casa. Prima i fatti, poi le considerazioni. Un uomo di 83 anni da qualche giorno aveva ripreso in casa con sé nel suo giardino un gallo. In realtà l’uomo aveva avuto questo gallo per dieci anni, poi lo aveva dato a un amico. Solo che quest’ultimo è andato in vacanza e l’83enne ha ripreso il gallo per accudirlo durante l’assenza dell’amico. La cosa, però, non è piaciuta ai vicini: essere svegliati tutte le mattine alle 4.30 non è proprio un’esperienza piacevole.
Così i vicini hanno presentato un’esposto alla Polizia. Un vigile, accertatosi che il gallo cantava alle 4.30, è andato dall’uomo e ha chiesto al pensionato di fare in modo che il suo gallo non svegliasse tutto il vicinato col suo canto. Successivamente il vigile è partito per le ferie, ma quando è tornato si è accorto che la situazione non era minimamente cambiata: il gallo continuava a cantare svegliando il vicinato. Non avendo provveduto a fare quanto richiesto dalle forze dell’ordine, il pensionato si è visto così comminare una multa da 166 euro.
Emma Perfetti, sindaco del paesino, ha commentato il fatto sostenendo che la multa era inevitabile. Adesso l’uomo pare che voglia rivolgersi in questura e prefettura per contestare il verbale, ma c’è un fatto: l’articolo 24 del regolamento comunale vieta il disturbo da animali che stanno in case, giardini o cortili dalle ore 22 alle ore 8. E il regolamento va rispettato da tutti.
Breve considerazione: sarebbe superficiale commentare il tutto sostenendo che il gallo, in quanto animale, canta a quell’ora per sua stessa natura. E’ un dato incontrovertibile. Tuttavia bisogna considerare che quando si prende un animale, inclusi galli e pollame vario anche da compagnia, ci sono delle precise normative nazionali, regionali e comunali da rispettate. La maggior parte di queste norme prevedono che gli animali non creino disturbi ai vicini né dal punto di vista dei rumori, né degli odori. Queste regole ci sono e vanno rispettate da tutti.
Via | La Stampa
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