Petsblog EMERGENZE ANIMALI Maltrattamenti animali Leonardo Di Caprio in difesa delle balene: la petizione on line

Leonardo Di Caprio in difesa delle balene: la petizione on line

Anche Leonardo DiCaprio si è unito alla lotta per la liberazione delle balene e delle orche imprigionate in Russia.

Leonardo Di Caprio in difesa delle balene: la petizione on line

Anche Leonardo Di Caprio e altre star del mondo dello spettacolo si sono unite per chiedere la liberazione delle orche e delle balene tenute imprigionate in Russia. Nelle scorse settimane, il divo hollywoodiano ha condiviso un messaggio attraverso i suoi social network:

Per favore, firma la petizione qui sotto e, insieme a me, fai sentire la tua voce contro la cattura disumana di orche e balene beluga in Russia.

Il messaggio arriva dopo che il vincitore del Premio Oscar ha firmato la petizione attraverso la piattaforma Change.org, un appello che è stato firmato da quasi un milione e mezzo di persone, che insieme chiedono la liberazione delle balene e delle beluga che sono attualmente costrette a vivere nella Prigione delle Balene di Primorskiy in Russia, probabilmente destinate a essere vendute illegalmente agli acquari in Cina.

Come vi abbiamo raccontato qui, si tratta di più di 100 balene – orche e beluga – che si trovano chiuse all’interno di stretti recinti nella costa della città di Nakhoda. Alcuni di questi animali vivono chiusi in delle gabbie sin da quest’estate. All’interno dei recinti si trovano per l’esattezza 11 orche, 5 trichechi e 90 beluga, di cui circa 15 sono neonati completamente dipendenti dalle loro madri.

A firmare l’appello per la liberazione di questi poveri animali sono stati, fra gli altri, vip come Pamela Anderson (testimonial Peta), e Jean-Michel Cousteau, oceanologo che ha chiesto a Vladimir Putin di rilasciare le orche e le beluga, e che si sarebbe offerto di fornire il suo aiuto per la preparazione e riabilitazione di questi animali per il loro ritorno in libertà.

Se anche voi volete far sentire la vostra voce, firmate l’appello che potete trovare cliccando su questo link.

via | Ansa

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