Lecce, Diana morta di infarto per i botti di Capodanno
La padrona di questa cucciola di Pastore Maremmano di soli 11 mesi denuncia la "strage incivile" provocata dai botti di Capodanno.
A Lecce una cucciola di Pastore Maremmano di soli 11 anni è morta di paura a causa dei botti di Capodanno. A denunciare la cosa è stata la sua padrona. Tramite un post la donna ha fatto sapere che Diana, questo il nome del cane, era stata adottata da poco. Al di là dei sentimenti provati in questo momento, la padrona di Diana adesso vuole che la morte del suo cane serva a qualcosa: parla di “strage incivile” e chiede che la sordità istituzionale abbia fine. La donna ha ribadito che si tratta di una strage che danneggia animali, persone, neonati e malati con patologie neurologiche che non riescono a capire cosa stia succedendo.
Giuseppe Albanese, presidente dell’Ata pc: “Bisogna applicare le ordinanze”
Giuseppe Albanese, il presidente dell’Associazione tutela animali e protezione civile, ha sottolineato che le associazioni animaliste non è che si battono contro l’abolizione di questa pratica di festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo con botti e fuochi d’artificio solo per partito preso: la morte di Diana è solo una delle tante testimonianze di ciò che accade in questo periodo.
Albanese ha spiegato che in molte città vanno di moda le ordinanze contro i botti di fine anno, ma se non vengono fatte applicate sul serio allora non servono a niente. Secondo l’associazione non basta fare un’ordinanza comunale per vietare i botti, ma bisogna promulgare una legge nazionale che abolisca tale pratica: gli animali hanno diritto a non morire a causa dei botti di Capodanno. Vietare non è sufficiente, bisogna effettuare dei controlli seri e comminare sanzioni mirate.
E non ha tutti i torti: le ordinanze ci sono, ma nessuno le rispetta perché non ci sono controlli effettivi con conseguenti multe.
Via | Repubblica
Foto | Monica [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons