Le malattie psichiatriche nei cani, dal disturbo ossessivo compulsivo all’anoressia
Anche i nostri cani soffrono di ansia e sviluppano fobie, più o meno gravi. Ecco le più diffuse.
Se il vostro cane abbaia di continuo agli estranei, scappa a nascondersi quando ci sono i fuochi d’artificio o ulula tutto il tempo quando non siete in casa, vuol dire che soffre di almeno una delle malattie psichiatriche più comuni tra i cani.
Anche se possono sembrare malattie prettamente umane, i nostri amici a quattro zampe soffrono infatti di fobie, ansia da separazione, stress, depressione, iperattività e persino anoressia.
I cani, proprio come noi bipedi, hanno una psiche ed un equilibrio psicofisico. La dottoressa Claire Corridan, veterinaria britannica, è stata una delle prime ad occuparsi delle malattie psichiatriche dei cani e di altri animali domestici, dai gatti ai conigli e persino i pappagalli.
Esaminando i casi di 1.300 cani, basandosi sulle risposte date dai loro padroni, la Corridan ha riscontrato in circa l’80% dei cani un disturbo comportamentale. Il più comune è l’iperattività che colpisce circa 6 cani su 10, seguito dalle fobie di ogni genere (30%), da disturbi ossessivi compulsivi come leccarsi centinaia di volte le zampe o dare la caccia alla propria coda (22,5%), ed infine l’ansia da separazione, cioè il manifestarsi di segni di insofferenza quando non c’è in casa il padrone, disturbo che colpisce circa un cane su nove.
Accertare e diagnosticare il problema, esattamente come per noi umani, è il primo passo verso la cura. Un malato di depressione rischia l’equilibrio psicofisico e vede compromessa la sua vita sociale e la sua salute se non visita uno psicologo, lo stesso vale per i nostri amici cani. Osservare ed annotare anomalie comportamentali è fondamentale. Parlare di questi problemi con il veterinario è l’unico modo per risolverli.
Le terapie principali e più efficaci sono quelle comportamentali e di desensibilizzazione in caso di fobie ma ci sono anche dei farmaci. Ovviamente ansiolitici ed antidepressivi per cani rappresentano l’ultima spiaggia, parlatene con il veterinario per concordare terapie meno invasive in base al caso specifico. A volte basta un cambiamento di abitudini, un compagno, più vita all’aria aperta, dell’esercizio fisico e delle attenzioni in più per risolvere molti problemi psicologici del nostro cane.
Via | The Telegraph
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