Lampedusa lancia un appello: troviamo chi ha sparato ai cani Teo e Rosetta
E’ una vicenda che lascia l’amaro in bocca quella avvenuta a Lampedusa, dove due cani, Teo e Rosetta, sono stati colpiti con delle pistole ad aria compressa.
Quanta crudeltà può nascondere dentro si sé una persona che maltratta degli animali innocenti? Questo è ciò che non possiamo fare a meno di chiederci di fronte a un gesto come quello accaduto a Lampedusa, dove due cani di nome Teo e Rosetta (che potete vedere nella foto in basso) sono diventati le vittime di un aguzzino, un individuo che ha usato una pistola ad aria compressa per sparare addosso ai due cani randagi, da poco accolti da Alessandra Gianotti. Proprio la donna ha raccontato la vicenda sulla sua pagina Facebook.
Teo e Rosetta sono due cani bellissimi e affettuosi, che da tempo girano liberi per le strade di Lampedusa, senza dare fastidio a nessuno, ma cercando solo una carezza e un po’ di affetto.
Pochi giorni fa però, Teo è tornato a casa con molte ferite. Gli hanno sparato a distanza ravvicinata con delle pistole ad aria compressa. Ha 40 piombini in corpo
racconta Alessandra su Facebook, dove spiega che della sua cagnolina Rosetta non vi è ancora nessuna traccia. La speranza è che la cagnolina si sia allontanata per paura, e che sia ancora viva. In attesa che Rosetta torni a casa, Alessandra ha sporto denuncia ai carabinieri, affinché non cali il silenzio su quanto accaduto, così che i colpevoli vengano identificati e puniti come meritano.
via | MonicaTriglia
Foto | da Facebook di Alessandra Gianotti