La vicenda di Daniza non è certo conclusa
Troppe ombre si addensano sulle reali ragioni dell'uccisione dell'orsa Daniza
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Il clamore sul caso Daniza sembra essersi spento. Molto rumore si è alzato alla notizia della morte dell’orsa ma, come purtroppo avviene troppo spesso nel nostro Paese, tutti sembrano aver voluto girare pagina fin troppo in fretta come a voler chiudere un capitolo doloroso. Noi di Petsblog, però, non vogliamo dimenticarci di lei e dei suoi cuccioli e continueremo a tenervi informati grazie alle nuove notizie che emergono dalla Rete.
Partiamo dalla novità dei cuccioli di Daniza. Da un post della LAV veniamo a sapere quanto segue:
Dopo che erano stati separati e lasciati soli nei boschi senza più mamma, ora i due cuccioli di Daniza si sono ritrovati e stanno assieme. Sono monitorati dal personale forestale della provincia di Trento, lo stesso che ha messo a segno la cattura facendo morire l’orsa. E’ ovvio che non possiamo fidarci e stiamo lavorando perchè sia il Corpo forestale dello Stato ad avere sotto tutela i due cuccioli assicurando la loro crescita e l’incolumità. Intanto andiamo avanti con i nostri legali per ottenere giustizia per Daniza perchè è davvero incredibile che un’orsa non possa comportarsi da orsa!
Intanto si fanno avanti ipotesi molto dure sulle reali motivazioni dell’accanimento della Provincia di Trento sull’intenzione di catturare e rinchiudere Daniza. Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo, ha dichiarato:
Daniza non è stata abbattuta per la sua pericolosità verso l’uomo. La presunta aggressione non è mai stata confermata da perizie tecniche e l’ordinanza di cattura con l’ipotesi di abbattimento è stata formulata basandosi su una ricostruzione dei fatti a dir poco fantomatica della presunta vittima. Nessun testimone, nessuna prova video, nessuna immagine, solo dichiarazioni contrastanti tra loro. Numerosi esperti etologi, tra i quali Roberto Marchesini, si sono trovati concordi sulla non pericolosità dell’orsa Daniza, il cui comportamento è perfettamente normale e non è affatto indice di pericolosità dell’animale.
Quindi continua:
Ci risulta che a Pinzolo, luogo della presunta aggressione, è pronto il progetto per la realizzazione dell’ampliamento dell’area sciistica dopo il recente collegamento funiviario con Madonna di Campiglio, fino ad ora però bloccato a causa dell’orsa protetta dal progetto europeo Life Ursus.
Viene da sé l’ipotesi che
Daniza sia soltanto il capro espiatorio di una vicenda dai risvolti politici economici, di consensi elettorali e spartizioni di denaro pubblico. È anche curioso apprendere che Daniele Maturi, il fungaiolo rimasto vittima della presunta aggressione dell’orsa, sia un dipendente delle Funivie Pinzolo, di mestiere battipista. Strana coincidenza, ma fate voi…
Intanto vogliamo farvi vedere due fotografie. A destra c’è la schiena di un uomo americano, a sinistra una foto di Maturi il giorno dopo “l’aggressione”. La storia alla base è la stessa: un uomo troppo vicino a dei cuccioli d’orso e la madre che esce per difenderli. L’esito, però, è differente (come si può vedere in maniera fin troppo chiara). La legge americana ha, ovviamente, dato dell’idiota all’uomo, l’ha multato e ha lasciato l’orsa e i suoi cuccioli in pace. Nell’altra immagine, potete vedere i “tremendi graffi lasciati dalla zampata di un ferocissimo orso” sulla gamba dello stesso Maturi in uno screenshot da un servizio di Trentino Tv. Credo che qualunque “genitore” di un gatto possa confermare che le loro piccole tigri lasciano segni ben peggiori!