La rinascita di Rocco, da randagio a cane guida
Un cane passa dalla vita per strada all'aiuto di persone diversamente abili, ecco la storia di Rocco
Questa è una bellissima storia di una “seconda vita” per un cane di nome Rocco. Rocco è un bel mix di pastore tedesco di poco più di un anno di vita. La sua “prima” vita era quella di un randagio. Rocco era uno diu quei numerosi cani randagi, senza casa, senza nome ne futuro che vagano per le strade della Puglia (e purtroppo non solo della Puglia). Rocco vagava per le strade di Porto Cesareo dove era stato abbandonato a soli cinque mesi. Adesso, grazie a Martina una ragazza di Padova, Rocco ha iniziato la sua seconda vita. Martina ha voluto descrivere così il suo incontro con Rocco:
A fine giugno sono stata in vacanza a Porto Cesareo. In pieno centro ho incontrato due bei cagnoni di circa un anno di età: Rocco e Libera. Erano molto conosciuti in paese. E sapevano anche come muoversi per trovare almeno un pasto al giorno. Teneroni, rispettosi, educati: avevano maturato tutte le qualità per essere accettati dagli abitanti. Rocco aveva perfino imparato a dare la zampa per ringraziare. Ho cominciato anch’io a portare da mangiare. E a osservare il loro comportamento in mezzo alla gente. Ho subito intuito che fossero due cani “speciali”. Così mi decido: li porto a casa con me. Organizzo tutto, ma accade l’imprevisto: proprio il giorno in cui avrei dovuto prenderli per portarli dal veterinario per i controlli, Libera viene catturata dall’accalappiacani del canile comunale. Rocco era scappato. Ero a pezzi, dal canile non sarebbero più usciti. Cercai Rocco ovunque, ma il furbetto si era spostato di quattro chilometri: aveva capito tutto. Il terzo giorno ritornò, probabilmente per la fame. Appena lo vidi ci organizzammo per portarlo fuori dal centro. Caricare un randagio nel box di un furgone non è certo cosa facile, ma ci riuscimmo. Siamo partiti verso Mestre l’11 luglio: un viaggio infinito per Rocco, che non è mai sceso per non rischiare una fuga o peggio ancora una tragedia in autostrada. Ma da quando è arrivato a casa dei miei genitori non ha mosso più un pelo. Come se fosse sempre stata casa sua».
Tornati a casa Martina è riuscita a “riscattare” anche Libera e a portarla in Veneto. Dopo aver educato Rocco all’educazione di base, adesso il cagnolone è stato portato da Igor Facco, istruttore cinofilo dell’associazione U-dog, specializzato nell’addestramento di cani per persone diversamente abili e cani da ricerca e soccorso per iniziare l’addestramento e diventare cane guida. Igor spiega che
«Un cane di razza mista può dare spesso molte opportunità se è sano e se ha le attitudini per svolgere un determinato lavoro», spiega Igor Sacco «Rocco ha tutte le caratteristiche migliori per svolgere il ruolo di cane guida: temperamento non eccessivo, buona tempra, mordacità inesistente, scarsissimo interesse per il selvatico, ottima gestione dei rituali nel rapporto con gli altri cani, ottima socializzazione con l’uomo nonostante un trascorso probabilmente non troppo felice».
Auguriamo a Rocco (e a chi lo adotterà) tutte le fortune perchè davvero se le merita!
Via| La nuova Venezia