La Moby risponde alle accuse di omissione di soccorso
Vi avevamo parlato del brutto episodio che aveva come protagonisti da una parte Tita, una cagnolina che è caduta in mare durante una traversata dall’Elba a Piombino, dall’altra parte la compagnia di traghetti Moby che, stando alla denuncia dei padroni di Tita, non avrebbe fermato i motori per soccorrere la cagnetta. Mentre l’On. Martini vuole […]
Vi avevamo parlato del brutto episodio che aveva come protagonisti da una parte Tita, una cagnolina che è caduta in mare durante una traversata dall’Elba a Piombino, dall’altra parte la compagnia di traghetti Moby che, stando alla denuncia dei padroni di Tita, non avrebbe fermato i motori per soccorrere la cagnetta. Mentre l’On. Martini vuole proporre una legge per estendere l’obbligo di soccorso agli animali anche ai mezzi navali, la compagnia di navigazione ha diramato un comunicato con il quale vuole far chiarezza su quanto accaduto. Appena caduto in acqua il cane i marinai hanno avviato l’avviso di “Uomo in Mare”. che comporta il giro della nave per rintracciare chi è caduto in acqua e ha aggiunto:
A tale proposito ricordiamo che una nave delle dimensioni di quella in oggetto non è un motoscafo da diporto e richiede alcune miglia prima di arrestarsi. Purtroppo il piccolo animale non è riuscito a resistere il tempo necessario al soccorso probabilmente perché tramortito, e forse anche ferito, dall’impatto con l’acqua o dal risucchio delle eliche. […].
E’ stato fatto anche presente che, Tita forse non era al guinzaglio, come prevedono gli obblighi di bordo, sicuramente era in braccio alla proprietaria e lei stessa era affacciata al parapetto della nave, una situazione non certo di massima sicurezza.
Via| Repubblica
Foto| Flickr