La “legge bavaglio” e la tutela degli animali
Oggi, come avrete potuto leggere un po’ ovunque, è stato proclamato uno sciopero dell’informazione per protestare contro la “legge bavaglio” che restringe i tempi di durata delle intercettazioni telefoniche ed ambientali ed il loro utilizzo in un processo. Questa legge coinvolge, più o meno direttamente, anche i nostri amici animali. Quando si parla di intercettazioni […]
Oggi, come avrete potuto leggere un po’ ovunque, è stato proclamato uno sciopero dell’informazione per protestare contro la “legge bavaglio” che restringe i tempi di durata delle intercettazioni telefoniche ed ambientali ed il loro utilizzo in un processo. Questa legge coinvolge, più o meno direttamente, anche i nostri amici animali. Quando si parla di intercettazioni si coinvolge anche la criminalità organizzata che, con gli animali, ha un giro d’affari decisamente alto, basti pensare ai combattimenti di cani, al traffico di cuccioli dall’est Europa e ai canili lager.
La LAV ha pubblicato sul suo sito un editoriale scritto da Ciro troiano, responsabile osservatorio nazionale zoomafia, dove si spiega quanto questa legge è deleteria per la protezione e la tutela dei pets. Si fa esempio ad un fatto risalente al 2004 dove, tramite intercettazioni telefoniche, furono arrestate 14 persone con associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di combattimenti tra cani. Questi arresti portarono ad altri ottimi risultati con l’apertura dell’operazione “Fox” che coinvolgeva altri personaggi coinvolti nei combattimenti ma che non erano interessati nell’inchiesta originaria. Con la nuova legge questi risultati non potranno più essere raggiunti visti i limiti alle intercettazioni previsti dalla nuova legge. Tutto questo, sarà un brutto autogol per chi si batte per la difesa degli animali contro sfruttamento e maltrattamenti.
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