La curiosità uccise il gatto? Un video simpatico
Un video sui gatti curiosi ci dà l'occasione per riflettere su un proverbio: “La curiosità uccise il gatto”
La curiosità uccise il gatto. Probabile: guardiamo i nostri gatti quando cercano di ficcare il muso dappertutto e di cacciarsi nei guai, quando sono piccoli soprattutto. I gatti adulti, a farci caso, non sono per niente maldestri e fanno bene attenzione a curiosare sì ma con stile, avendo cura di non sporcarsi nemmeno un piccolo pelo, di non lasciare tracce del loro passaggio e di badare, nei limiti delle loro forze ovviamente, a non farsi male.
E allora cosa uccise il gatto? Non ci crederete: le preoccupazioni. Già perché il proverbio inglese Curiosity killed the cat, nella sua forma originale era Care killed the cat. Care inteso come dolore, preoccupazione.L’espressione si trova per la prima volta in Ognuno nel suo umore, commedia scritta da Ben Jonson nel 1598, interpretata da William Shakespeare. D’altra parte, se un gatto aveva nove vite sicuramente aveva anche di che preoccuparsi e il tempo per farlo.
Il proverbio, nella sua forma attuale, compare per la prima volta nella raccolta di detti popolari di James Allan Mair nel 1873, citato come un proverbio irlandese. Quando il gatto da preoccupato è diventato curioso non ci è dato sapere.
A noi piace la versione ancora più moderna, quella di Stephen King che il gatto non lo fa morire di curiosità. In molti suoi romanzi scrive che la curiosità uccise sì il gatto, ma la soddisfazione lo riportò indietro. E a noi il gatto piace immaginarlo così: intento a tenersi ben stretta la sua curiosità e la sua vita.