La cura dei cuccioli di cane secondo Camilleri e Montalbano (spoiler)
Oggi andiamo a parlare di cura dei cuccioli di cane in maniera insolita: vediamo insieme cosa dicono Andrea Camilleri e il Commissario Montalbano nel romanzo La Piramide di Fango. Nel video potete vedere un altro celebre cane comparso nella serie, Orlando. Ah, attenzione agli spoiler.
In libreria è appena uscito l’ultimo romanzo di Andrea Camilleri dedicato al Commissario Montalbano: “La Piramide di Fango”. Edito da Sellerio, vi chiederete perché mai ne stiamo parlando qui. Ebbene, prima di andarvelo a spiegare: attenzione agli SPOILER.
Difficile parlare di un argomento del genere su un romanzo appena uscito e non fare spoiler, quindi vi avviso per tempo: da ora in poi parlerò della trama e quindi ci saranno spoiler e anticipazioni come e piovesse. Se dunque non volete rovinarvi la lettura, leggete il resto dell’articolo solo dopo aver terminato il libro. Anche se ci tengo a precisare che l’articolo non ha a che fare direttamente con la trama dell’indagine principale, bensì con un sub plot.
Attenzione, da qui in poi SPOILER.
Camilleri e il Commissario Montalbano: la cura del cucciolo (SPOILER)
Dunque, la vicenda è questa. Nell’ultimo romanzo di Andrea Camilleri dedicato al Commissario Montalbano, vediamo una Livia sempre più depressa per via della morte di Francois: la donna si trova a Boccadasse, non va più al lavoro, non esce di casa, non vuole andare a Marinella, non litiga nemmeno più con Salvo. Il quale è giustamente preoccupato, tanto da decidere di andare dritto dritto a Boccadasse se la situazione non migliora, lasciando il caso a cui sta lavorando (e in cui all’inizio non riesce a metterci il cuore perché preoccupato per Livia) nelle mani di Mimì e di Fazio.
Ma arriva la svolta: un giorno telefona a Livia e la sente tutta pimpante come al solito. Cosa è successo? Semplice: Livia ha adottato un cucciolo. Anzi, come lei stessa spiega tutta esuberante a Salvo, è stato il cucciolo ad adottare lei, seguendola per strada. Livia non ce l’ha fatta a lasciarla per strada e adesso è a casa sua che le dorme in braccio. Da questo momento la salute psicofisica di Livia migliora: torna a litigare con Salvo, esce di casa, ritorna la donna di sempre.
Ed è da qui che partiamo con le nostre riflessioni. Da una parte l’episodio sottolinea come la pet therapy o anche solo il possesso si un cucciolo o di un cane sia di grande aiuto nel fare superare la depressione a una persona. E’ Livia stessa ad ammetterlo: da quando la cucciola (è una femmina come scopriremo e si chiama Selene) è arrivata nella sua vita, è troppo occupata nel prendersi cura di lei per crogiolarsi nei suoi tristi pensieri.
Ma c’è di più, Andrea Camilleri tramite le voci di Livia e di Montalbano ci fa capire che sa come ci si dovrebbe prendere cura di un cane. Prima di tutto il gesto di Livia: vede un cucciolo abbandonato per strada e cosa fa? Non si volta indifferente dall’altra parte, ma decide di portarlo a casa con sé. E’ vero, tecnicamente avrebbe dovuto avvisare i vigili affinché mandassero qualcuno dal canile a prenderlo, ma è del gesto che vogliamo parlare: non menefreghismo o scarica barili sulle spalle di qualcun altro, Livia trova il cane e decide di prendersene cura.
Secondo passo. Nella telefonata in cui Livia annuncia a Salvo di aver preso la cucciola con sé, ecco che Montalbano le dice subito una cosa sensatissima: è felice per la novità e consiglia a Livia di portare subito il cucciolo dal veterinario per controllare che stia bene. E Livia risponde che ci aveva già pensato e che andrà subito dal veterinario la mattina successiva. Ed è così che si fa: si trova un cucciolo e lo si porta dal veterinario per controllare che sia tutto a posto e che stia bene, non si aspetta che sviluppi qualche sintomo dopo qualche settimana perché se magari lo si portava subito quei sintomi non sarebbero comparsi.
E meno male che Livia lo porta: Selene è un po’ malaticcia e Livia cosa fa? Non solo lo fa controllare da due veterinari, ma provvede a curarla, come dice a Salvo è stata fuori casa per ben quattro ore perché doveva rimettere in sesto la salute della cucciola. Inoltre Livia ribadisce come il fatto di avere la cucciola la porterà a stare spesso fuori casa: Livia è conscia del fatto che un cane non può vivere 24 ore al giorno in casa e fare una micro passeggiata di dieci minuti, sa benissimo che il cane deve fare lunghe passeggiate durante la giornata.E questo cosa ci dice? Che quando adotti un cucciolo, devi mettere in conto che dovrai dedicargli del tempo sottraendolo ad altre attività e che dovrai spendere soldi per la sua salute e il suo mantenimento. Se non hai né tempo né soldi, non prendi un cucciolo, lo tieni una settimana e poi lo riporti indietro dove l’hai preso, non siamo su Zalando e non parliamo di scarpe con il reso, parliamo di esseri viventi.
Terzo punto: ovviamente Montalbano è riconoscente alla piccola Selene per aver fatto ritrovare il sorriso a Livia e prima di partire per Boccadasse trova il tempo di fermarsi a comprare dei giocattoli apposta per cani. Quindi non giochi per bambini potenzialmente pericolosi per i cani, ma si ferma a prenderne di appositi.
Che dire? I miei complimenti ad Andrea Camilleri per aver parlato in un suo romanzo della corretta gestione di un cucciolo trovatello e i miei auguri alla piccola Selene, spero di poterti rileggere in un prossimo romanzo, vorrei vedere proprio il tuo incontro con l’Adelina e con Catarella.
Foto | Istacrimeuk
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.