Petsblog Cani Kerion nel cane: cause, sintomi e terapia della dermatofitosi nodulare

Kerion nel cane: cause, sintomi e terapia della dermatofitosi nodulare

Esiste una forma particolare di tigna nel cane chiamata kerion: oggi parliamo dunque di causa, sintomi, diagnosi e terapia del kerion o dermatofitosi nodulare nel cane.

Kerion nel cane: cause, sintomi e terapia della dermatofitosi nodulare

Kerion nel cane – In realtà abbiamo già parlato in passato della tigna nel cane e nel gatto, oggi andremo dunque a focalizzarci su una particolare forma di micosi nel cane che passa sotto il nome di Kerion o dermatofitosi nodulare. Essendo di base una micosi è sempre una zoonosi, ma si tratta di una presentazione insolita e non così infrequente. In pratica in questo caso l’infezione fungina coinvolge anche lo strato più interno del derma, per cui le metodiche normali con lampada di Wood, l’esame microscopico del pelo o anche le colture fungine possono dare esito negativo.

Kerion nel cane: cause e sintomi

Come dicevamo, il Kerion o dermatofitosi nodulare del cane è sempre una forma di micosi e come tale è provocata dai soliti agenti patogeni: Microsporum canis, Microsporum gypseum e Trichophyton mentagrophytes. Come anticipavamo, l’infezione fungina al posto di rimanere confinata nella parte superficiale della cute e limitarsi a invadere il follicolo pilifero, ecco che interessa lo strato interno del derma.

Questo fa sì che si generi una lesione rotondeggiante rilevata, un vero e proprio nodulo alopecico, arrossato, più o meno sieroso a seconda di quanta sovrinfezione batterica è presente. La caratteristica del Kerion è di avere anche una forte componente infettiva a causa della già citata sovrinfezione batterica. Le lesioni possono essere singole o multiple. Personalmente ne ho visti di frequente sul naso, sopra la canna nasale o di lato.

Kerion nel cane: diagnosi e terapia

I normali test di base per il rilevamento delle infezioni fungine con il Kerion potrebbero non funzionare in quanto si tratta di un’infezione profonda. Se dunque si sospetta un Kerion, ma la lampada di Wood non fa vedere spore, la coltura micotica dà esito negativo, ecco che se volete la diagnosi di certezza bisogna ricorrere alla biopsia con esame istopatologico delle lesioni, con colorazioni normali e particolari (quindi ciò vuol dire segnalare al laboratorio presso il quale si inviano le lesioni quale sia il nostro sospetto diagnostico).

In uno studio pubblicato su Vet Dermatology, venivano presi in esame 23 cani affetti da dermatofitosi nodulare: 12 avevano un nodulo singolo, mentre 11 presentavano lesioni multiple. In tutti questi casi la lampada di Wood dava esito negativo, mentre in 8 casi su 23 dall’esame microscopico del pelo si evidenziavano le spore fungine. 21 strisci su 23 effettuati sull’essudato mostravano le spore all’interno dei peli spezzati o libere fra neutrofili e macrofagi. Infatti in questi casi si parla di infiammazione piogranulomatosa.

Per quanto riguarda la terapia, il Kerion del cane o dermatofitosi nodulare si tratta con terapia antimicotica e terapia antibatterica, locale o sistemica a seconda di quale infezione predomina maggiormente in quel momento. La terapia in questo caso, esattamente come per le altre micosi, è lunga, si va dalle 4 alle 8 settimane prima di parlare di guarigione. Il che vuol dire non sospendere i farmaci dopo una settimana o appena si vede un minimo miglioramento perché altrimenti la lesione peggiora. Per quanto riguarda l’applicazione di farmaci per uso topico, se per caso il vostro cane non se li fa mettere, informate subito il veterinario del problema e non dopo tre giorni lamentandovi che la lesione peggiora: ci credo, non gli state mettendo il farmaco prescritto!

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | e-coli

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