Istiocitoma cutaneo del cane: cause e terapia
Vediamo l'istiocitoma del cane, ecco cos'è, le cause e la terapia per questo tumore fibroso benigno molto frequente sulla cute dei giovani cani.
Oggi parleremo dell’istiocitoma benigno canino, una neoplasia che colpisce i cani giovani e che di solito, salvo complicazioni, va incontro a una regressione spontanea.
Spesso capita nei nostri cani giovanissimi di riscontrare degli strani noduletti rilevati, senza pelo che non passano: si va dal veterinario, si fa un citologico, viene diagnostico un istiocitoma benigno e si cade nel panico perché tutte le parole che finiscono in –oma sono brutte. Non in questo caso, per cui andiamo a fare un po’ di chiarezza e vediamo di cosa si tratta.
Istiocitoma cutaneo benigno
L’istiocitoma è un tumore benigno che colpisce i cani giovani, di solito sotto i 3 anni di vita ed è causato da una proliferazione di istiociti. Se abbiamo un cane di età maggiore dei 3 anni, si parla di istiocitosi reattiva cutanea: qui dobbiamo invece preoccuparci, perché potrebbe evolvere in una forma di istiocitosi sistemica.
Ma torniamo al nostro istiocitoma benigno del cane giovane: come dicevamo è tipico dei cani al di sotto dei 3 anni di vita, è autolimitante e di solito va incontro a regressione spontanea, senza bisogno di fare nulla, nel giro di 3 mesi.
Come si presenta l’istiocitoma del cane
L’istiocitoma cutaneo benigno del cane giovane si presenta di solito come un nodulo tondeggiante, solitario, privo di pelo, ben delimitato, spesso ulcerato e dalla superficie liscia: appare improvvisamente e cresce fino ad un certo punto, poi si blocca.
Normalmente li vedete comparire sulla testa, sulle orecchie, sul collo e sull’estremità degli arti. Tendenzialmente sono singoli, anche se nello shar-pei sono talvolta stati riscontrati noduli multipli. In questo caso vengono associati all’istiocitosi reattiva cutanea e la loro guarigione può essere più tardiva rispetto al nodulo singolo classico.
Se però lo stesso nodulo si presenta in un cane adulto o anziano, ecco che dobbiamo allarmarci: il comportamento biologico è più aggressivo, non regredisce da solo e metastatizza ai linfonodi regionali.
Citologicamente può essere emesso sospetto diagnostico di istiocitoma benigno, ma la conferma viene data solamente dall’esame istologico. In questi casi normalmente lo si asporta tutto.
Terapia per l’istiocitoma del cane
Se siamo sicuri al 100% che si tratti di un istiocitoma benigno, si può osservarne l’evoluzione: in teoria nell’arco di 3 mesi regredisce, senza bisogno di alcuna terapia. La regressione infatti è spontanea e non andrebbe mai somministrato del cortisone perché interferisce con il lavoro dei linfociti responsabili del riassorbimento.
Tuttavia può capitare che questi istiocitomi si infettino: prendiamo per esempio il caso di un istiocitoma su una zampa, magari si ferisce, sanguina un po’, il cane lo lecca ed ecco che si complica con un’infezione/infiammazione. In questo caso, anche se benigno, la presenza dell’infiammazione fa sì che non possa regredire spontaneamente.
In questo caso si opta per la chirurgia: l’asportazione chirurgica della lesione è curativa e viene anche proposta quando la diagnosi non è certa (magari cani ai limiti di età, oppure se si hanno dubbi in diagnosi differenziale con mastocitoma, istiocitosi reattiva cutanea, plasmocitoma, carcinoma neuroendocrino o linfoma epiteliotropo), quando l’istiocitoma è ulcerato o comunque sembra dar fastidio al cane.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Nesster