Iran: se porti a spasso il cane ti prendono a frustate
Una proposta di legge metterà in pericolo l'incolumità dei proprietari di cani in Iran
Il regime teocratico iraniano sembra proprio non tollerare l’esistenza dei cani. Nel 2010 l’ayatollah Shirazi ha emesso una fatwa contro i proprietari di cani rei, a suo dire, di volersi sentire troppo “occidentali” abbandonando i precetti dettati dal Corano. Solo a distanza di un anno, una nuova proposta di legge (poi decaduta a seguito delle numerose critiche) impediva di accedere alle città principali con i cani, considerati animali “impuri”. Oggi arriva un ulteriore giro di vite nei confronti di chi ama i cani.
Il Parlamento iraniano starebbe prendendo in considerazione la possibilità di punire fisicamente chiunque acquisti o porti a passeggio un cane. La punizione prevede ben settantaquattro frustate e multe che possono arrivare a tremila dollari. Tale pena verrebbe comminata anche a chi verrebbe scoperto con una scimmia. Tale legge, però, andrebbe contro i milioni di iraniani amanti degli animali che si vedrebbero così privati dell’ennesimo diritto in nome di un’autorità religiosa troppo ortodossa per il ventunesimo secolo. Per il momento gli unici a salvarsi dai dettami religiosi sembrano essere i gatti, ma solo perché si pensa che fossero gli animali preferiti da Maometto.