Ipotiroidismo e cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann sono correlati?
L’ipotiroidismo ha un ruolo nello sviluppo e nella progressione della cardiomiopatia nel Dobermann? Ecco uno studio che ne parla.
Ipotiroidismo e cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann – Oggi torniamo a parlare di due patologie: l’ipotiroidismo del cane e la cardiomiopatia dilatativa o DCM se preferiamo l’acronimo. Un recente studio dal titolo “The Role of Hypothyroidism in the Etiology and Progression of Dilated Cardiomyopathy in Doberman Pinschers (pages 141–149)” P. Beier, S. Reese, P.J. Holler, J. Simak, G. Tater and G. Wess. Journal of Veterinary Internal Medicine. Volume 29, Issue 1, pages 141–149, January 2015 e comparso sul Journal of Veterinary Internal Medicine ha cercato di capire se ci fosse relazione fra l’ipotirodisimo e lo sviluppo e progressione della cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann, razza in cui la DCM è molto frequente. Ecco i risultati dello studio.
Ipotiroidismo e cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann: c’è un collegamento?
Due malattie molto frequenti nel Dobermann sono di sicuro l’ipotiroidismo e la cardiomiopatia dilatativa o DCM. Da anni si pensa che l’ipotiroidismo possa essere collegato in qualche modo alla causa scatenante e alla progressone della patologia cardiaca, ma come spesso accade in medicina nulla è stato ancora confermato.
Ecco che allora è stato realizzato uno studio apposito che ha preso in esame 175 Dobermann. Ovviamente in tutti i cani veniva fatto un’ecocardiografia e un elettrocardiogramma dinamico in 24 ore per stabilire se il cane aveva o meno la cardiomiopatia dilatativa (ricordo che è frequente la forma occulta, asintomatica, per cui a meno di fare dei test come quelli sopra descritti dalla visita clinica è impossibile stabilire se il cane abbia la patologia o meno). Poi per capire se avevano l’ipotiroidismo veniva fatto l’esame del TT4 e un’ecografia tiroidea: se si trovavano bassi livelli di TT4, ecco che veniva fatto il test di stimolazione con TSH o l’esame del sangue per la determinazione della tiroxina totale libera fT4/cTSH.
Ovviamente poi si eseguiva un follow-up dei cani che presentavano ipotiroidismo e cardiomiopatia dilatativa sottoposti a terapia. I risultati dello studio hanno messo in luce come 107 di questi 175 cani fossero sani, 45 avevano una cardiomiopatia dilatativa, 11 aveva l’ipotiroidismo e solamente 12 avevano sia ipotiroidismo che cardiomiopatia dilatativa insieme. Ciò significa che i cani con cardiomiopatia dilatativa aveva 2.26 volte più probabilità di avere anche un ipotiroidismo, tuttavia si è anche visto che nonostante la terapia per entrambe le malattie quando concomitanti, la progressione della miocardiopatia era inevitabile.
Cosa fare?
In pratica lo studio non è riuscito a mettere in luce l’ipotiroidismo come causa di sviluppo e di progressione della cardiomiopatia dilatativa, visto anche che la terapia per l’ipotiroidismo non sembrava migliorare il peggioramento clinico della DCM. Questo però non vuol dire che non bisogna trattare entrambe le patologie se presenti.
Quindi, se avete un cane in cui si ha un sospetto o è stata diagnosticata una cardiomiopatia dilatativa, oltre a trattare quest’ultima (sapendo che comunque la patologia è progressiva e tenderà a peggiorare), bisogna comunque eseguire dei test per la funzionalità tiroidea. Se il cane risultasse anche affetto da un ipotiroidismo, bisognerebbe trattare anche questo (fermo restando il controllo sulla DCM) non tanto per evitare la progressione della cardiomiopatia dilatativa, quando per evitare altri gravi sintomi da ipotiroidismo.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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Via | Journal of Veterinary Internal Medicine http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jvim.12476/abstract