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Ipodermoclisi nel cane e nel gatto, tecnica e consigli

Si fa un’ipodermoclisi al cane e al gatto solamente dopo che l’animale è stato visitato dal veterinario e, d’accordo con lui, avete deciso di provare a casa. È assolutamente vietato il fai da te.

Ipodermoclisi nel cane e nel gatto, tecnica e consigli

Oggi vogliamo parlarvi dell’ipodermoclisi nel cane e nel gatto, spiegando i materiali che servono, la tecnica e cosa potrebbe accadere. Ovviamente è vietato il fai-da-te: si fa un’ipodermoclisi al cane e al gatto solamente dopo che l’animale è stato visitato dal veterinario e, d’accordo con lui, avete deciso di provare a casa.

Scopo dell’articolo è solamente quello di venire in soccorso di chi, alle prese con l’ipodermoclisi del proprio pet, precedentemente istruito dal proprio veterinario, è sommerso dai dubbi dell’ultimo minuto: ecco dunque che vogliamo riassumere quello che probabilmente vi ha già detto il vostro veterinario perché, si sa, ogni tanto qualche dettaglio può sfuggire.

Ripeto: NON eseguite queste tecniche se prima non siete stati istruiti dal vostro veterinario su come farla e quando farla e soprattutto se non avete prima provato insieme a lui. Potreste creare dei danni se fate di testa vostra.

Materiali

ipodermoclisi

Prima di iniziare a fare un’ipodermoclisi, ovvero una flebo sottocutanea, bisogna capire che cosa sia e di che materiali abbiamo bisogno. Normalmente le flebo sottocutanee vengono fatte in soggetti che hanno bisogno di terapie di mantenimento, per esempio gatti con insufficienza renale cronica: il proprietario, d’accordo con il proprio veterinario, dopo essersi consultato con lui, potrebbe decidere di farle a casa, soprattutto in caso di gatti che si stressano molto ad essere trasportati. O ancora può tornare utile in caso di vomito e diarree, nelle qual magari c’è bisogno di reidratare il cane e il gatto: se la situazione è stabile e non è richiesta un’ospedalizzazione o una fluido terapia per via endovenosa (sarà il vostro veterinario a stabilire la gravità della situazione), potrebbe proporvi di fare delle ipodermoclisi a casa, anche per agevolare il proprietario.

Per fare un’ipodermoclisi è necessario avere:

  • un flacone di flebo: normalmente si usa la soluzione fisiologica allo 0,9%. In farmacia vendono flaconi da 250 o da 500 ml, esistono boccette sia di vetro che di plastica
  • un deflussore: si tratta di un tubo trasparente, dotato di una rotella che serve per regolamentare il flusso del liquido in uscita che da una parte viene inserito nell’apposito settore del flacone e dall’altro verrà collegato all’ago da ipodermoclisi
  • ago da ipodermoclisi: normalmente il veterinario vi darà un ago da 18G, quello rosa. Sono difficili da trovare in farmacia perché sono di grandi dimensioni, ma sono indispensabili: usando un ago più sottile, il liquido scende lentamente, ci si mette troppo tempo e il cane e il gatto si stufano

Come fare un’ipodermoclisi

soluzione fisiologica

Prima di tutto dovete montare il tutto. Si prende il flacone di flebo prescritto dal veterinario, si prende il deflussore, vedrete che da un lato c’è una specie di grosso ago di plastica: questo va inserito nel gommino del flacone di flebo, spinto ben in fondo. A questo punto all’altra estremità del deflussore togliete il tappino bianco e connettete l’ago rosa.

Ora dovete appendere il flacone in alto. So che a casa non avete piantane o ganci, però potete fare un cestello con del cerotto e appendere il tutto in cima a un mobile o su una scala. O sfruttare qualcuno per tenere il flacone in alto: ricordate che maggiore è il dislivello fra il flacone e l’animale e più velocemente il liquido scende.

Vi ricordate di quella rotellina che trovate sul deflussore? Dovete spingerla tutta verso il basso, in modo che chiuda il flusso in uscita del liquido, altrimenti ora che avete appeso il flacone, il liquido è finito tutto sul pavimento. Adesso guardate il deflussore, in alto, dove è connesso al flacone: c’è un cilindro trasparente, schiacciatelo un paio di volte (con deflussore chiuso) fino a quando non si riempie fino a metà di liquido. Adesso, aprite brevemente tutto il deflussore spingendo la rotellina verso l’alto, in modo da togliere l’aria dal tubo. Una precisazione: se quest’aria finisce nel sottocute, non succede nulla, non si rischiano emboli perché non finisce direttamente in un vaso. Tuttavia quello che accade è che se c’è aria nel tubo, il liquido, anche con tutta la rotellina aperta, non scende, per questo bisogna eliminare l’aria.

Ora che non c’è più aria, impugnate l’ago e, esattamente con la tecnica spiegata per fare le iniezioni, nella regione fra le scapole, parallelamente alla colonna vertebrale, inserite l’ago, non troppo, altrimenti uscite da parte a parte. A questo punto, se siete sicuri di essere nel sottocute, aprite tutta la rotellina: dovreste vedere un flusso continuo di liquido che scende e che progressivamente gonfia la schiena del vostro pet.

Starà al vostro veterinario, a seconda della gravità della patologia, a dirvi quanta ipodermoclisi fare: troppo poca non serve a nulla, ma troppa rischia di irritare il sottocute, soprattutto quando la si fa per più giorni di seguito, provocando una pannicolite, cioè un’infiammazione del sottocute. Mi raccomando: non togliete mai il deflussore da dentro il flacone della flebo, sia esso pieno o vuoto. Finché sta dentro e sterile, se lo togliete dovrete buttarlo.

Cosa può succedere

Ecco la parte che forse vi interessa di più, ovvero tutto ciò che può succedere di nefasto mentre fate un’ipodermoclisi. Se vi può tranquillizzare sono cose che succedono regolarmente anche ai veterinari, però se sapete di che si tratta, magari vi spaventate un po’ meno:

  • apro il deflussore e non esce nulla. Se avete l’ago già connesso, staccatelo, aprite di nuovo la rotellina, tenete il flacone ben in alto: è possibile che ci sia parecchia aria nel tubo e con l’ago già inserito non riesce ad uscire. Riconnette l’ago una volta che l’aria sia uscita
  • buco l’animale e questo guaisce. E’ normale, l’ago è piuttosto grosso, non preoccupatevi, a nessuno fa piacere essere bucati. Mi raccomando: bucate sempre parallelamente alla colonna vertebrale
  • buco l’animale e non scende niente, neanche con la rotellina tutta aperta. Le cause possono essere diverse: scarso dislivello fra il flacone e l’animale, alzate il flacone; l’ago sta sbattendo contro la parete della cute, provate a spostare l’ago un po’ più avanti, un po’ più indietro, ruotatelo, in modo da liberare la bietta dell’ago; provate anche a sollevare leggermente la pelle dell’animale nel punto di inoculo, in modo da creare un po’ di spazio per il liquido
  • buco l’animale e il liquido mi esce dall’altra parte. Niente paura, capita spesso quando il pet si muove o quando ha la cute molto sottile: l’ago è grosso, avete semplicemente trapassato la parete da parte a parte. O provate a tornare indietro, chiudendo con le dita il secondo foro o togliete l’ago e lo inserite un po’ più in là
  • quando tolgo l’ago, esce qualche goccia di sangue. Normale, specie se l’animale si muove, se è anziano, se fa ipodermoclisi frequenti, se ha la pelle sottile: l’ago è grosso, è normale forare qualche capillare di superficie, ma state tranquilli perché nella zona interscapolare non ci sono grossi vasi che si possono bucare
  • quando tolgo l’ago, un po’ del liquido esce. Capita soprattutto quando ne fai tanto, ma è normale perché il buco dell’ago è grosso e ci mette un po’ a richiudersi. Non schiacciate sulla boccia di liquido che si è formata perché altrimenti fate uscire tutto il liquido
  • si forma un rigonfiamento dove ho fatto l’ipodermoclisi. E’ il liquido fatto, nel giro di un paio di ore verrà riassorbito
  • non si è riassorbito il liquido fatto ieri. Niente panico, per quel giorno non fate l’ipodermoclisi e contattate il vostro veterinario per stabilire una nuova frequenza. Il liquido non assorbito potrebbe per gravità finire o a livello dell’ascella o addirittura sotto la zona della gola
  • l’animale ha male quando gli tocco la schiena. Probabilmente a furia di fare ipodermoclisi, ha sviluppato una pannicolite. Contattate il vostro veterinario, probabilmente sospenderà le flebo per un po’ e vi darà un antidolorifico

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Normanack

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