Ipervitaminosi D nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Un eccesso di vitamina D nell'alimentazione del cane o gatto può provocare sintomi da ipervitaminosi D. Ecco cosa fare.
Spesso abbiamo messo in guardia dall’eccessiva integrazione con vitamine e minerali. Il sovradosaggio nella dieta di tali fondamentali costituenti provoca altrettanti danni rispetto a una loro carenza. E’ il caso, per esempio, dell’eccessiva integrazione di calcio soprattutto nei cuccioli in crescita. Se quel cucciolo non aveva bisogno di tutto quel calcio, il risultato è quello di fargli sviluppare un’insufficienza renale. O è il caso di gatti alimentati con troppo fegato che sviluppano forme di ipervitaminosi A: è vero che sospendendo la somministrazione di fegato, i livelli di vitamina A tornano nei range, ma è anche vero che i danni ai tessuti molli sono permanenti. Oggi andremo a parlare di un altro eccesso di vitamine: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia dell’ipervitaminosi D nel cane e gatto.
Ipervitaminosi D nel cane e gatto: cause e sintomi
Un apporto corretto di vitamina D è fondamentale per il cane e il gatto, tuttavia una sua integrazione eccessiva può comportare seri problemi di ipervitaminosi D. Ma come fanno gli animali ad andare incontro a ipervitaminosi D? Il modo più semplice è quello di un’eccessiva integrazione con la dieta. Questo si esplica o dando integratori ricchi di vitamina D (occhio all’olio di fegato di merluzzo: è vero che è ricco di acidi grassi, ma ha anche un alto contenuto di vitamina D) o somministrando alimenti anche commerciali troppo ricchi di vitamina D. Un’altra causa di ipervitaminosi D nei nostri animali è l’avvelenamento da rodenticidi: alcune esche, infatti, oltre a contenere il veleno per topi, contengono anche colecalciferolo.
Altre cause possono essere la terapia per l’ipoparatiroidismo e l’ingestione accidentale di pomate contenenti vitamina D.
Ma quali sono i sintomi dell’ipervitaminosi D nel cane e gatto? Eccoli:
- abbattimento
- letargia
- riluttanza al movimento
- andatura rigida
- polidipsia
- poliuria
- ipercalcemia (non sempre: a volte si hanno valori di calcio ai limiti inferiori con fosforo basso nel sangue e aumento del fosforo nelle urine. Questo è, probabilmente, provocato dall’iperparatiroidismo provocato dall’ipocalcemia, che diminuisce il riassorbimento tubulare del fosforo)
- bassi valori di paratormone
- demineralizzazione ossea
- calcificazioni dei tessuti molli (soprattutto di reni, polmoni, stomaco, cuore e vasi)
- alterazioni di sviluppo di ossa e articolazioni
Ipervitaminosi D nel cane e gatto: diagnosi e terapia
La diagnosi di ipervitaminosi D nel cane e gatto, oltre che dai sintomi e segni clinici, la si evince tramite esami del sangue e radiografie per valutare la calcificazione dei tessuti. La terapia richiede l’immediata sostituzione del mangime troppo ricco di vitamina D o la sospensione istantanea degli integratori ricchi di vitamina D. In questo modo i livelli ematici di calcio, fosforo e paratormone dovrebbero regolarizzarsi. Purtroppo le calcificazioni dei tessuti molli sono permanenti.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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