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Iperadrenocorticismo nel gatto: particolarità della patologia nei felini

Ci sono alcune particolarità dell'iperadrencorticismo nel gatto che fanno sì che questa patologia sia sottilmente differente dalla Sindrome di Cushing nel cane.

Iperadrenocorticismo nel gatto: particolarità della patologia nei felini

Grazie allo studio dal titolo “Peculiarities of feline hyperadrenocorticism: Update on diagnosis and treatment”, Boland LA, Barrs VR. J Feline Med Surg. 2017 Sep; 19 (9): 933-947 ci vengono evidenziate e spiegate le sottili differenze che intercorrono fra l’iperadrenocorticismo nel gatto e la Sindrome di Cushing nel cane. Pur essendo entrambe provocate da un eccesso di cortisolo nel sangue, la malattia nel gatto ha particolarità e peculiarità tutte sue.

Iperadrenocorticismo nel gatto: peculiarità

Diciamo subito che l’iperadrenocorticismo nel gatto (acronimo HAC) non è un’endocrinopatia così frequente nel gatto, non quanto la Sindrome di Cushing nel cane. Di solito lo si vede nei gatti anziani, l’età media di diagnosi è intorno ai 10 anni. Anche nel gatto, comunque, l’iperadrenocorticismo può essere provocato da ipercortisolismo ipofisi-dipendente, da ipercortisolismo surrene-dipendente e da tumori surrenalici che producono anche ormoni sessuali.

Ci sono numerose differenze fra l’iperadrenocorticismo nel gatto e la Sindrome di Cushing nel cane:

  • la maggior parte dei gatti con iperadrenocorticismo ha anche diabete mellito, molto spesso insulino-resistente
  • presente in un terzo dei gatti fragilità cutanea con rischi di lacerazioni cutanee
  • frequenti le infezioni cutanee, delle unghie e dell’apparato urinario, respiratorio e gastrointestinale (tutte causate dall’immunodepressione provocata dal cortisolo)
  • i gatti hanno risposte diverse ai test per valutare la funzionalità surrenalica: per esempio nel test di soppressione con desametazone, bisogna utilizzare dosaggi dieci volte maggiori di desametazione
  • diversa anche la terapia: di solito si valuta la chirurgia, con asportazione della surrenale o ipofisectomia se fattibili. La terapia medica o la radioterapia possono al limite migliorare per un po’ i sintomi. Solo che per quanto riguarda la terapia medica, il gatto non risponde al mitotano e mancano studi sulla farmacocinetica del trilostano nel gatto
  • nel gatto sono più frequenti i tumori surrenalici che producono ormoni sessuali rispetto a quanto accade nel cane
  • non si ha alcuna predisposizione di razza

Cosa vuol dire?

Questo vuol dire che quando si affronta l’ipotesi diagnostica di un iperadrenocorticismo nel gatto, bisogna prendere in considerazione il fatto che sintomi, presentazione clinica, diagnosi e terapia saranno, per forza di cose, diversi da quanto siamo maggiormente abituati a vedere nel gatto.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Via | Journal of Feline Medicine and Surgery

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