Intervista a Nicola Imbimbo, giudice internazionale di Expo
Di fama internazionale, il dott. Nicola Imbimbo è un esperto italiano del mondo cinofilo. Medico chirurgo, già allevatore, è giudice all rounder, ovvero abilitato per giudicare tutte le razze canine e il BIS, Best in Show. Per continuare nel nostro viaggio nel mondo cinofilo lo abbiamo intervistato.Dott. Imbimbo, spieghiamo ai nostri lettori lo “strano” mondo […]
Di fama internazionale, il dott. Nicola Imbimbo è un esperto italiano del mondo cinofilo. Medico chirurgo, già allevatore, è giudice all rounder, ovvero abilitato per giudicare tutte le razze canine e il BIS, Best in Show. Per continuare nel nostro viaggio nel mondo cinofilo lo abbiamo intervistato.
Dott. Imbimbo, spieghiamo ai nostri lettori lo “strano” mondo delle expo. Infatti, quando si parla di Expo canine l’opinione pubblica si divide in due: chi le apprezza e ci partecipa, chi punta contro il dito perché ritiene che non siano un “gesto d’amore” verso il cane. Può spiegare lei ai nostri lettori perché nascono le expo e a cosa servono?
Le razze canine devono rispondere ad uno standard di razza per far si che le caratteristiche specifiche del tipo non vadano perdute. Le manifestazioni cinofile sono un momento di verifica delle qualità del soggetto che viene presentato. Gli allevatori partecipano agli show per valutare il livello tecnico dei soggetti presentati. Nella competizione si sceglie il miglior soggetto al quale viene attribuito il certificato per il campionato italiano. A questo si aggiunge anche lo spettacolo del best in show che designa il miglior soggetto della esposizione.I soggetti che vengono presentati in perfetta forma devono avere anche quelle qualità caratteriali e quel equilibrio psichico che derivano dal piacere del nostro cane nel partecipare allo show.
Esiste un dibattito aperto (e spesso sottolineato da film, penso all’ultima guerra di clan – pedigree e bastardini – in Sansone) su chi supporta i cani con pedigree e chi invece li demonizza, ritenendo più giusto prendersi cura di un cane meticcio, che si ha gratis, senza pagare cifre enormi. Oltre ad essere un giudice all rounder, lei è stato anche allevatore ed è docente di genetica canina, quindi cosa si sente di dire a riguardo? Quanto è importanza della selezione di una razza?
Ognuno sceglie secondo i propri gusti e le esigenze in ogni caso si prende la responsabilità di avere un amico a quattro zampe da assistere e curare sia esso meticcio o di razza. Si sceglie il cane di razza quando si vogliono delle caratteristiche estetiche e funzionali ben determinate. Chi cerca l’eleganza del levriero e la velocità della corsa chi la potenza del molosso e la sua capacità di essere guardiano. Chi sceglie un piccolo chihuahua per la mole molto contenuta e la sua dedizione al padrone. Il meticcio diciamo sarà una sorpresa per la taglia ed il carattere spesso si scegli d’istinto per la simpatia del cucciolo. Il costo del cane di razza è relativo perché il costo più rilevante è quello del mantenimento e delle cure veterinarie che vanno fatte anche per il meticcio.
Cosa cerca un giudice da un cane in mostra sul ring? Quali sono le caratteristiche che deve avere un cane per essere giudicato positivamente?
Il soggetto deve rispondere alle caratteristiche che la razza richiede a questo si aggiunge che il cane deve presentare una buona armonia generale, una espressione viva e socievole, eccellenti condizioni di salute ed un movimento fluido ed armonico. Solo così potrà meritate il titolo di campione italiano.
È davvero importante l’handler, il conduttore di un cane? Non dovrebbe essere solo il cane il centro dell’attenzione di un giudizio?
In Italia il numero degli handler è abbastanza contenuto, nei paesi latino americani solo gli handler presentano cani il privato non partecipa. Anche con l’handler è sempre il cane il protagonista della manifestazione, con un buon conduttore sia esso un professionista o il proprietario, si mettono in risalto al meglio le caratteristiche del cane e del suo movimento. Come in tutti gli sport l’esperienza ha il suo peso, oggi si fanno corsi anche per i proprietari che vogliono ben condurre il proprio cane.
Cosa comporta, quali benefici dà, per un cane ed il suo proprietario raggiungere un titolo di bellezza?
Avere raggiunto il campionato è il punto di arrivo e di partenza per chi frequenta gli show della cinofilia. Può significare il risultato meritato di anni di lavoro di un allevatore che avrà così anche la pubblicità che ne deriva ed i vantaggi che il mercato potrà offrire.
Tre consigli (veloci) a chi si avvicina adesso al mondo delle esposizioni.
Ascoltare molto, parlare poco, lavorare con passione.
E un consiglio a chi, invece, vorrebbe fare il suo lavoro, diventare un giudice di expo.
Non fatelo mai per lavoro! Rischiate la bancarotta! È un hobby e si fa per passione e con la curiosità di guardare il mondo internazionale della cinofilia. Il mio lavoro è quello di medico chirurgo e sacrifico tutto il mio tempo libero alle esposizioni.
Lei viaggia nel mondo giudicando cani di tutte le razze. I suoi viaggio la portano anche a confrontarsi con culture e leggi diverse. L’Italia, si dice, non è un paese per cani, considerando le molteplici restrizioni che vietano ai cani l’accesso un po’ dovunque. Com’è la situazione all’estero? Cosa manca in Italia, cosa bisognerà fare a riguardo?
La civiltà di un popolo si misura con la sua disponibilità verso gli animali offrendogli gli strumenti per vivere bene insieme agli altri. Il cane ha bisogno dei suoi spazi e di proprietari ben educati che aiutino il cane ad integrarsi con il prossimo umano. Mancano aree dedicate al cane e spiagge a cui possano accedere. La Finlandia in questo è un Paese all’avanguardia.
Per fare questo lavoro lei deve amare immensamente i cani. Le chiedo quindi una sua opinione in merito alla “moda” di alcune razze, ed ancor di più la moda di avere un cane. Mi spiego: all’uscita della Carica dei 101, molta gente ha acquistato un dalmata, non conoscendo per nulla il temperamento della razza. Seguendo Paris Hilton, migliaia di ragazzine hanno acquistato “cani da borsetta”, considerandoli giocattoli piuttosto che esseri viventi. Adesso, il proliferarsi di trasmissioni tv sui cani e il loro addestramento, stanno facendo aumentare le persone che hanno un cane (e pensano sia facilissimo addestrarlo). Alla luce di questo, quale suggerimenti si sente di dare a chi vuole prendere un cane per vivere al meglio questa emozionante esperienza?
Un momento di riflessione prima dell’acquisto ed analisi, sincera, del tempo che si ha da dedicare al cane. Il cucciolo è un impegno quotidiano le sue esigenze sono molte di tempo e di affetto. La moda travolge ogni attività umana e modifica i nostri gusti. Il cane spesso è visto come un status simbol ma per chi ha un’anima nasce un rapporto di amore che lega uomo e cane.
Infine, ci racconta un momento indimenticabile della sua carriera cinofila?
Ogni appuntamento mi appassiona sempre, gli inviti all’estero mi fanno conoscere le abitudini della gente del mondo. Ho giudicato in tanti paesi dal Messico alla Finlandia, dal Perù alla Cina. Ero in Canada per una specialty del mastino napoletano a Toronto e nel corso della esposizione nell’intervallo in attesa del Best in show al centro del ring d’onore è comparsa una tigre siberiana al guinzaglio del suo addestratore allevatore di molossi con i quali il micione conviveva. Finquando non si vede una tigre dal vivo a distanza ravvicinata senza sbarre non si percepisce la potenza e il fascino di questo animale straordinario.