Insufficienza renale cronica nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia
Una malattia molto diffusa nei nostri cani e gatti è sicuramente l’insufficienza renale cronica: scopriamo cause, sintomi, diagnosi e terapia.
La maggior parte dei nostri cani e gatti anziani soffrono di insufficienza renale cronica. C’è chi manifesta i sintomi prima, chi dopo, ma la funzionalità renale dei nostri pet con l’avanzare dell’età è destinata a diminuire. Forse siamo abituati a vederla maggiormente nei gatti rispetto ai cani, però colpisce entrambe le specie.
Cause
E’ difficile stabilire quale sia la causa esatta dell’insufficienza renale cronica. Quello che bisogna capire è che quando compaiono i sintomi di IRC è perché entrambi i reni sono stati danneggiati. Normalmente, infatti, non tutto il rene lavora: solo una piccola percentuale di nefroni è attiva, il resto l’organismo lo tiene di riserva. Quando questa quota funzionante viene danneggiata, ecco che subentra la riserva e questo meccanismo procede fino a quando entrambi i reni non sono danneggiati. Ed è a questo punto che compaiono i sintomi per cui cani e gatti vengono portati dal veterinario, è a questo punto che aumenta l’azotemia e via dicendo. Questo per far capire che quando viene emessa diagnosi di IRC il processo non è avvenuto nel giro di due settimane, ma di mesi e che solo in quel momento si è palesato.
Quando il rene non funziona più, diminuisce la sua capacità di filtrare il sangue dalle sostanze tossiche ed ecco che succedono due cose. Le urine diventano sempre meno concentrate, quindi vedrete il cane e il gatto urinare tantissimo. Questo lo sottolineo perché ogni volta che viene diagnosticata una IRC il proprietario inevitabilmente ribatte: “Ma sta facendo la pipì!”. Questo perché in umana di solito l’insufficienza renale si palesa come un calo dell’urinazione, mentre in medicina veterinaria è l’esatto opposto, il paziente comincia a urinare tantissimo, abbassando il peso specifico delle urine. Se un cane o un gatto arrivano in anuria per insufficienza renale significa che siamo già in fase terminale.
Seconda cosa che accade, visto che il rene non riesce più a filtrare correttamente le scorie tossiche, queste si accumulano nel sangue causano i sintomi di quella che è nota come sindrome uremica. Fra le cause che possono provocare insufficienza renale cronica riconosciamo:
- malattie immunomediate o che provocano depositi di immunocomplessi: Lupus eritematoso sistemico, glomerulonefrite, FIP, Leishmaniosi
- tumori: sia primari che metastatici
- amiloidosi
- sostanze nefrotossiche (veleni, detersivi e via dicendo)
- ischemia renale
- processi infiammatori: pielonefrite, Leptospirosi, calcolosi renale
- rene policistico
- displasia renale
- ostruzione al flusso dell’urina
- forme idiopatiche
Sintomi e diagnosi
I sintomi dell’insufficienza renale cronica non avvengono all’improvviso: di solito è il proprietario che arriva con cane o gatto che improvvisamente non mangia da due giorni, ma scavando nell’anamnesi ci si rende conto che era da settimane o mesi che il pet ha cominciato a mangiare di meno, bere di più, vomitare e via dicendo. Solo che di solito viene portato quando ormai i sintomi sono avanzati.
I sintomi di insufficienza renale cronica sono:
- diminuzione di peso
- anoressia progressiva
- polidipsia
- poliuria
- anemia non rigenerativa (il rene produce anche l’ormone eritropoietina che stimola il midollo osseo a produrre i globuli rossi: se il rene non funziona, manca l’ormone e quindi diminuiscono i globuli rossi nel sangue)
- reni piccoli, di forma irregolare
- iperparatiroidismo
- vomito, talvolta con sangue
- diarrea, talvolta con sangue
- ulcere in bocca e lungo l’intestino
- alito uremico
Per quanto riguarda la diagnosi, dopo la visita il veterinario emetterà un sospetto diagnostico che per essere confermato avrà bisogno di esami del sangue completi, un esame delle urine ed anche un’ecografia addominale.
Terapia
Precisiamo subito una cosa: stiamo parlando di insufficienza renale cronica, quindi di ambo i reni danneggiati. Il rene è un organo incapace di rigenerare, quindi i nefroni persi non possono riformarsi o rigenerarsi. Quindi un cane o un gatto con insufficienza renale cronica devono essere trattati a vita: non basta risolvere la crisi uremica e poi sospendere farmaci, alimentazione e terapia di sostegno perché si avrà ben presto una ricaduta. E bisogna sempre dare una chance a un cane o gatto con insufficienza renale non terminale: troppo spesso dopo la diagnosi sento chiedere dal proprietario l’eutanasia “Perché tanto non guarirà, che senso ha, non voglio sottoporlo a cure intensive e accanimenti”.
Ho notato in questi casi per accanimento si intenda qualsiasi tipo di terapia, anche magari solamente una compressa al giorno, una flebo di tanto in tanto e un’alimentazione particolare. Questo non è accanimento terapeutico, questa è la cura dell’insufficienza renale cronica: spero vivamente che chi richieda l’eutanasia in questi casi non abbia mai parenti malati di malattie croniche, perché non oso pensare cosa faranno. Una malattia cronica richiede semplicemente una terapia a vita, non è sinonimo di accanimento, specie se questa terapia garantisce una qualità di vita accettabile.
Ecco i capisaldi della terapia dell’insufficienza renale cronica:
- abbassare l’azotemia tramite fleboclisi o ipodermoclisi periodiche. Non si tratta di una dialisi vera e propria, ma è quanto di più vicino ci si avvicina. In cani e gatti non si fa la dialisi perché oltre al costo improponibile per l’apparecchiatura, non starebbero mai fermi per tutta la durata del trattamento. E non si fa neanche il trapianto di reni: dove prenderemo i donatori?
- Correggere la disidratazione sempre tramite fleboclisi o ipodermoclisi
- Correggere i sintomi come vomito e diarrea
- Somministrare cibi appositi che tengano azotemia e fosfatemia bassi
- Correggere l’eventuale ipokaliemia
- Somministrare integratori che contribuiscano a tenere azotemia e fosforo sotto controllo, specie in cani e gatti che non mangiano i cibi appositi
- Somministrare diete specifiche per problemi renali
- Utilizzare integratori di vitamina B, persa in corso di IRC
- Se presente anche ipertensione, somministrare gli appositi farmaci
Ed ecco cosa non fare:
- Non sospendere la terapia appena il pet sta meglio, la ricaduta sarà dieci volte peggiore
- Non aggiungere sale alla dieta dei cani e dei gatti
- Non togliere l’acqua: molti proprietari vedono il cane e il gatto che bevono di più, quindi urinano di più e al posto di pensare che si tratti di un sintomo di malattia cosa fanno? Tolgono l’acqua: vogliamo forse ucciderlo definitivamente il nostro pet? L’acqua va lasciata a disposizione, a meno che non ci sia vomito incoercibile, nel qual caso bisogna seguire strettamente le indicazioni del veterinario
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
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