Infezione da Pseudomonas aeruginosa nel Cincillà: cause, sintomi e terapia
Trattiamo ora una patologia batterica molto comune nei Cincillà: l'infezione da Pseudomonas aeruginosa andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia.
Pseudomonas aeruginosa nel Cincillà – Una malattia batterica molto frequente nei Cincillà è quella provocata da Pseudomonas aeruginosa. Storicamente è stata ben documentata negli allevamenti da pelliccia dei Cincillà e si è visto che colpisce soprattutto animali immunocompromessi per via dell’età, di altre patologie concomitanti, dello stato di nutrizione, di scarsa igiene e ventilazione e di mangime contaminato. In genere le infezioni da Pseudomonas aeruginosa sono associati ad alti tassi di morbilità e mortalità nei cincillà. C’è da dire però che tale agente patogeno viene anche isolato in animali clinicamente sani.
Infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà: cause e sintomi
All’inizio l’infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà parte da un singolo organo: ecco che allora a seconda dell’organo colpito possiamo avere congiuntivite, enterite, polmonite, otite media, otite interna, endometriti e aborto. Con il progredire dell’infezione, ecco che la malattia si diffonde a livello sistemico. Inoltre talvolta si ha una forma acuta generalizzata con setticemia e morte improvvisa.
Bisogna anche considerare, però, che Pseudomonas aeruginosa può far parte della normale flora intestinale di Cincillà sani (in essi è stato isolato anche nel 40% dei soggetti). Tuttavia stress, altre malattie o contaminazione di acqua e cibi possono predisporre alla riacutizzazione del patogeno e allo sviluppo della malattia. I sintomi iniziali di infezione da Pseudomonas aeruginosa sono:
- congiuntivite
- anoressia
- letargia
- diminuita produzione di feci
A questi poi seguono i sintomi relativi agli organi colpiti: dispnea e scolo nasale nella polmonite, diarrea nell’enterite e via dicendo.
Infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà: diagnosi e terapia
La diagnosi di infezione Pseudomonas aeruginosa avviene tramite visita clinica e ritrovamento del virus, cosa non sempre facile da attuare. Per quanto riguarda la terapia, purtroppo tali batteri sono resistenti alla maggior parte degli antibiotici, ecco spiegato il perché del loro essere così virulenti e della facilità con cui si diffondono nei gruppi di cincillà. In questa ottica sarebbe meglio scegliere l’antibiotico dopo antibiogramma, facendo attenzione a che siano antibiotici che possano essere usati nei cincillà (c’è anche questo fattore da considerare).
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