
Un disegno di legge sui **randagi**, già approvato in commissione e ora pronto per il dibattito all’Assemblea Regionale Siciliana, sta sollevando un acceso dibattito tra le **associazioni animaliste**. Queste ultime denunciano come la proposta, redatta dal consigliere regionale Giuseppe Laccoto della **Lega**, favorisca il **business privato** a discapito della **tutela** degli **animali**. Le critiche si concentrano sulla modifica radicale della **gestione** dei **rifugi** per **cani** e **gatti randagi**, un cambiamento che potrebbe avere conseguenze devastanti per il **benessere** degli **animali abbandonati**.
Le modifiche proposte
Secondo i **volontari** e gli **esperti** del settore, le nuove disposizioni legislative rischiano di compromettere gravemente la **protezione** degli **animali abbandonati** e il processo di **adozione**. Tra le principali novità, spicca l’esclusione delle **associazioni** dalla gestione di **canili** e **gattili**, favorendo una **privatizzazione** che potrebbe ridurre gli incentivi per le **adozioni**. I **privati**, infatti, potrebbero essere più motivati a ricevere un **compenso** giornaliero per ogni **animale** accudito piuttosto che a promuovere il loro trasferimento in **famiglie amorevoli**. Inoltre, la **riforma** prevede l’abolizione della norma che richiede un **operatore** ogni 80 **cani**, e accorcia gli orari di apertura al pubblico dei **rifugi**, limitando ulteriormente le possibilità di **adozione**. Per quanto riguarda i **gatti randagi**, la responsabilità della **sterilizzazione** non ricadrà più sulla **sanità pubblica**, ma non viene fornita un’alternativa chiara, lasciando molti dubbi su come verrà gestita questa problematica.
Le reazioni delle associazioni animaliste
Le principali **organizzazioni animaliste**, come Enpa, Lav e Oipa, hanno espresso forti preoccupazioni riguardo a questa **riforma**, affermando che essa trasforma il **randagismo** in un’opportunità di **profitto**. **Carla Rocchi**, presidente nazionale di **Enpa**, ha dichiarato: “Eliminare il ruolo delle **associazioni di volontariato** nella gestione dei **rifugi pubblici** significa affidare il destino di migliaia di **animali** a logiche di **mercato**, dove l’interesse primario non è più la **tutela** dell’**animale** ma il **guadagno economico**”. Anche **Nathalie Genovesi**, responsabile di **PantelleriaBau**, ha sottolineato come l’esclusione delle **associazioni** dalle convenzioni con i **comuni** per la gestione dei **rifugi** possa portare a un aumento del numero di **animali** non curati, a causa della mancanza di **personale** sufficiente per garantire un’adeguata **assistenza**.
Il parere dell’opposizione politica
Non solo le **associazioni animaliste** si oppongono a questo disegno di legge; anche l’opposizione **politica** ha sollevato la voce, presentando **emendamenti** per modificarlo. **Mario Giambona**, vicepresidente del gruppo parlamentare siciliano del Partito Democratico, ha riferito di aver ricevuto numerose segnalazioni da **associazioni** e **amministratori comunali** riguardo ai potenziali danni che la legge potrebbe infliggere al loro operato. “La norma, così com’è, minaccia il **benessere** degli **animali** e incentiva la **privatizzazione** della gestione dei **rifugi**”, ha affermato **Giambona**, chiedendo un riesame della proposta. **Ismaele La Vardera**, leader di Controcorrente, ha espresso preoccupazione per le conseguenze che questa **riforma** avrà sulle **adozioni**, avvertendo che potrebbe aggravare ulteriormente il problema del **randagismo** in **Sicilia**.
Manifestazioni e azioni future
In risposta a queste preoccupazioni, le **associazioni animaliste** hanno già pianificato una grande **manifestazione** di protesta a Palermo, con l’intento di richiedere un ripensamento della **legge**. Gli **attivisti** avvertono che i **cani** e i **gatti randagi** della **Sicilia** potrebbero diventare vittime di un sistema che privilegia il **profitto** rispetto al loro **benessere**. La **mobilitazione** si preannuncia come un momento cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le **istituzioni** su un tema così delicato e importante per la **tutela** degli **animali**.