Il vademecum della Cassazione per quando si è fuori con il cane
La Corte di Cassazione ha stabilito che è bene portarsi dietro una bottiglia d'acqua per pulire la pipì di Fido quando si è fuori con il cane
La Corte di Cassazione ha stabilito che quando si è a passeggio con il cane è sempre meglio portarsi appresso anche una bottiglietta d’acqua per ripulire la pipì di Fido, soprattutto se il nostro amico peloso alza la zampa sulle macchine in sosta o sulla parete esterna di un palazzo.
La Cassazione, come riporta Il Sole 24 ore, ha valutato un caso specifico:
Il caso riguarda un uomo “colpevole” – secondo il proprietario di un edificio dichiarato di notevole interesse storico architettonico nel centro di Firenze – di aver imbrattato la facciata lasciando che il cane vi orinasse sopra. Il giudice di pace aveva dato ragione al proprietario del palazzo, mentre il Tribunale di Firenze aveva accolto l’appello del padrone del cane, alla luce del fatto che questi aveva versato dell’acqua per ripulire la macchia provocata dall’animale.
Inoltre nella sentenza 7082/2015 la Corte di Cassazione ha elencato una specie di vademecum per chi porta Fido a spasso (sia se si tratti del proprio cane che del cane di un’altra persona):
- il proprietario deve mettere in atto un’attenta vigilanza sui comportamenti dell’animale;
- deve limitarne libertà di movimento in modo che non sia totale (se del caso tenendolo con un guinzaglio);
- deve intervenire con atteggiamenti tali da farlo desistere – quantomeno nell’immediatezza – dall’azione;
- nell’impossibilità di vietare al cane di fare pipì è bene portarsi dietro una bottiglietta d’acqua per ripulire.
In caso contrario può essere accusato (l’umano, non il cane) di “sciatteria o imperizia nella conduzione dell’animale”, tutte situazioni riconducibili “a colpa ma non certo al dolo”.