Il metodo gentile: come riconoscerlo
Come riconoscere chi usa il metodo gentile e chi quello coercitivo.
Ieri vi abbiamo parlato del metodo gentile. Vediamo ora come potete riconoscere chi lo segue e chi no.
Banale dirlo ma chi propone di educare il vostro cane attraverso il metodo gentile, non vi dirà di utilizzare metodi coercitivi come, ad esempio, il collare a strozzo. Chi usa un metodo gentile vi dirà di usare una pettorina, vi consiglierà la tipologia più adeguata e ve ne spiegherà i motivi sconsigliandovi, ovviamente, il già citato collare a strozzo o quelli elettrici, vietati nel nostro paese ma “stranamente” sempre in circolazione.
Guardate anche i metodi. Un educatore che basa il proprio lavoro sul metodo gentile non si ritroverà mai a ribaltare il vostro cane sulla schiena per fargli capire chi comanda (sembra assurdo ma succede anche questo). Non vedrete mai questi educatori trascinare il cane per farlo andare in un determinato posto. Non è un “metodo gentile”, nemmeno se dopo gli dà un biscottino.
Nei casi di cani particolarmente rissosi, il “gentile” farà lavorare il vostro cane con un cane “neutro”, chi usa metodi coercitivi lo farà scontrare con un cane ancora più aggressivo di lui così da fargli cambiare idea.
Purtroppo, negli ultimi tempi, in molti si improvvisano educatori cinofili senza avere le basi adeguate e questo va a danneggiare il vostro cane. Fate moltissima attenzione a chi sbandiera questo genere di metodo educativo. Non affidatevi ciecamente senza aver sentito eventuali referenze e senza aver assistito ad una seduta di addestramento.
Via| Amici con la coda
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