Il gatto più triste del mondo
Vita da gatti... sulle note di una melodia struggente, il gatto francese Henri racconta quant'è dura dormire 15 ore al giorno.
Il mondo visto con gli occhi di un gatto, parte seconda. Tempo fa vi mostravamo le peripezie di Cooper, gatto fotografo diventato famoso da quando i proprietari han deciso di attaccargli una fotocamera al collo. Un modo per riuscire a capire cosa fa un gatto quando non lo osserviamo e quando è fuori casa, dove si sofferma il suo sguardo (il nuovo arrivato in famiglia, una foglia, una preda, il cielo), chi frequenta, con chi si azzuffa e di chi è innamorato.
Oggi vi mostriamo il gatto più triste del mondo e più che spiarne le azioni ne spiamo i pensieri grazie ad un’interpretazione tutta umana di Will Braden, che sicuramente ricorda nell’impostazione, diciamo solo un po’ va, il diario del cane e del gatto. Il gatto che vedete nel video è un gatto che vive esclusivamente in casa. Si chiama Henri ed è il miglior attore protagonista di uno dei filmati in finale al primo Cat Video Festival che si è svolto a Minneapolis nei giorni scorsi. Il 7 settembre conosceremo il vincitore, potete votare i vostri preferiti qui. I video finalisti, invece, potete trovarli sul canale YouTube del festival.
I video finalisti erano 79, selezionati tra ben 10 mila filmati in diverse categorie: dal dramma felino all’arte, dall’intrattenimento alla commedia al documentario ma tra tutti ha colpito gli spettatori la tristezza di Henri, gatto francese che sulle note di una musica a dir poco struggente racconta la sua vita di gatto. Lo sguardo di Henri si posa senza pietà sulle piccole crudeltà commesse secondo il gatto dall’uomo, tanto che la casa si trasforma in una serie di trappole e dispetti perpetrati nei suoi confronti, i gatti vedono complotti ovunque ai loro danni, è noto.
Si va dalla gattaiola bloccata alla crema da barba lasciata incustodita che traggono in inganno il povero micio, alla crudeltà di lasciargli bocconcini teneri in bella vista ma irraggiungibili ed intoccabili (gli uccellini in gabbia). E la scena dello specchio, con la frase Non possiamo scappare da noi stessi, è davvero toccante! Chi lo sa se davvero i gatti ci vedono così e pensano in questo modo alla loro vita domestica… che tristezza!