Il galateo dal veterinario: come comportarsi in sala d’aspetto
Che ne dite se proviamo a stilare un galateo dal veterinario, con particolare riferimento a come comportarsi in sala d’aspetto e col medico veterinario, cosa fare e cosa non fare?
L’idea per questo post nasce osservando il comportamento di alcuni proprietari in sala d’aspetto e nei confronti del veterinario: spesso vengono date scontate per cose che a quanto pare non lo sono e i proprietari adducono come scusante il fatto che non sapevano bene come comportarsi.
Ecco dunque qualche consiglio per una più tranquilla e produttiva convivenza.
Come comportarsi in sala d’aspetto
Come comportarsi in sala d’aspetto? Ecco qualche consiglio per una miglior convivenza fra proprietari e fra proprietari e veterinario:
- se avete un cane molto agitato, che appena entra comincia ad abbaiare e a scagliarsi contro tutti, non persistete a farlo stare lì, innervosisce tutti. Chiedete chi è l’ultimo in modo da mantenere la vostra posizione in coda e magari attendete fuori dall’ambulatorio, onde evitare di scatenare risse
- i gatti vanno sempre tenuti nel trasportino: se aprite la porta del trasportino con un gatto spaventato, lui fuggirà e riacchiappare un gatto spaventato non è la cosa più piacevole del mondo
- chiedete sempre chi è l’ultimo, in modo da evitare spiacevoli discussioni con gli altri proprietari
- se la porta della stanza visita del veterinario è chiusa, di solito c’è un motivo. Per esempio, il veterinario sta visitando? Aprirla direttamente significa, oltre ad interrompere la visita, rischiare di far fuggire un eventuale cane o gatto in visita in quel momento. Vi svelo un segreto: se la porta dell’ambulatorio è aperta, ma la porta della sala visita è chiusa, qualcuno di sicuro c’è. Chi pensate che abbia aperto la porta d’ingresso? Un ladro? La porta della sala visita chiusa significa visita in corso o urgenza in corso, quindi evitate di aprirla direttamente
- evitate anche di bussare insistentemente. O meglio: se avete un’urgenza, quindi cane investito, cane che perde sangue, cane collassato, cane in torsione allora bussate, quella è un’emergenza. Ma se avete un cane che ha vomitato un paio di volte, quella non è un’emergenza tale da interrompere una visita. E’ scortesia nei confronti degli altri proprietari che sono dentro in quel momento
- bussare per dire che siete in sala d’aspetto, per dire che dovete solo fare una ricetta, che il vostro cane deve fare il vaccino ha come unico esito quello di interrompere la visita che dovrà essere ripresa da capo, aumentando così i tempi di attesa: più bussate e interrompete le visite, più tempo aspetterete in sala d’attesa. Ho poi notato una cosa bizzarra: chi ha veramente un’urgenza, difficilmente bussare per chiedere la precedenza, costoro aspettano pazientemente il loro turno, mentre sarebbero loro ad avere la precedenza
- rispettate i turni in sala visita, ma non protestate se il veterinario affacciandosi farà entrare qualcuno prima di voi. Potrebbe essere un paziente diabetico che deve fare la glicemia e non può attendere due ore in sala d’aspetto pena falsi risultati, un paziente cardiopatico che collassa, un paziente che sta venendo tutti i giorni e che non può attendere ogni volta due ore: il vostro veterinario sa quello che sta facendo, gli concediamo almeno il diritto in casa sua di stabilire determinate priorità? Pensate che quello che sta facendo per quell’altro paziente, un giorno potrebbe doverlo fare per il vostro
- se il vostro cane fa pipì o cacca in sala d’aspetto o fuori dalla porta, non fate finta di niente. E’ normale, però chiedete al veterinario se vi passa della carta, raccogliete quanto fatto e buttatela negli appositi contenitori (o chiedete al veterinario dove buttarla), però, per favore, non fingete indifferenza e soprattutto non buttatelo nel porta ombrelli
Come comportarsi col veterinario
Giusto un paio di consigli su alcune scortesie gratuite che quotidianamente si fanno nei confronti dei veterinari e che magari si potrebbero evitare, distendendo così gli animi di tutti:
- se state cercando un medico veterinario in particolare, chiedete di questo medico fornendo nome e cognome, non allungando il collo per vedere dietro a colui/colei che vi ha aperto la porta se riuscite ad evidenziare il vostro medico preferito. Non c’è nulla di male nel chiedere del Dottor Rossi o della Dottoressa Verde, ma allungare il collo come se chi vi ha aperto la porta fosse invisibile è molto maleducato
- se vi apre la porta una donna, non presumete automaticamente che in quanto donna sia la segretaria, la moglie del dottore, la signora delle pulizie, una tizia che passava di lì per caso e che ha aperto la porta: si tratta probabilmente del medico veterinario disponibile in quel momento. Ebbene sì, esistono le donne veterinarie e sono anche in maggior numero rispetto agli uomini. Non c’è nulla di più maleducato per una veterinaria aprire la porta e trovarsi davanti qualcuno che chiede “Non c’è il dottore?”, inteso in senso di dottore maschio. Quella che avete davanti è una dottoressa laureata, con pieni titoli, la discriminazione sessuale pensavo si fosse risolta nel Medioevo
- ho notato che apostrofare un veterinario è una cosa difficilissima per alcuni proprietari. Con un veterinario maschio non ci sono problemi, il Dottore nasce spontaneo. Con i veterinari donna si assiste a delle scene incredibili: di norma vengono apostrofate come Signora, Signorina, Infermiera, Segretaria, Gioia, ma Dottoressa mai a nessuno che venga in mente. Non è difficile: veterinario uomo = Dottore; veterinario donna = Dottoressa. Non è che uno voglia tirarsela, si tratta di semplice rispetto per la professionalità di un medico. Provate a chiamare Signora un medico donna umano, vedrete come vi risponde
- non entrate prevenuti dal veterinario. State comunque parlando con una persona che ha studiato anni, dirgli che secondo voi il cane soffre di quella patologia perché vi siete documentati su internet, beh, è come se andaste da un avvocato a dirgli quali leggi deve seguire e cosa deve fare. Ci va rispetto per la professione altrui, leggere su Wikipedia di una malattia non significa diventare dottori e presumere di fare il lavoro altrui
- se il veterinario vi consiglia qualcosa, sarebbe carino stare ad ascoltarlo. Se avete deciso di non fare niente di quello che vi spiega, mi dite perché siete andati da lui?
- se il veterinario vi ha dato il numero delle emergenze e vi ha detto di chiamarlo in qualsiasi momento, non significa che alle 2 di notte potete chiamarlo per dirgli che il cane si è spezzato un’unghia, vomita da una settimana, a che ora aprite il giorno dopo: di notte e nei festivi si telefona per le urgenze, quelle vere e queste mi pare chiaro che non siano urgenze
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Petitusa