Il gabbiano della Cappella Sistina, la vera star del Conclave 2013
Sul comignolo della Cappella Sistina si è posato un gabbiano che è diventato una vera e propria star a livello planetario, tanto da avere più di un account su Twitter, il più seguito dei quali con oltre 5000 follower in continua crescita.
Il gabbiano della Cappella Sistina sta facendo il giro del mondo ed è diventato una star nel web. Su Twitter ha un account @SistineSeagull e, al momento in cui scriviamo, ha oltre seimila follower in continua crescita. Il suo emulo italiano @GabbianoDellaSistina non ha avuto lo stesso successo.
Ci riferiamo, lo avrete capirto, a quel gabbiano che se ne sta tranquillo e sereno sul camino più celebre del mondo, quell della Cappella Sistina, appunto, ed è ripreso dalle telecamere che così lo portano nelle case di ogni persona che ha la televisione.
Il comignolo della Sistina, quello da cui esce la fumata nera o bianca che annuncia l’elezione o meno del nuovo papa, è installato solo in occasione del Conclave: quindi è una rarità anche per i gabbiani che possono riposarsi su un tale tesoro d’arte e godersi un panorama spettacolare da un altro punto di vista.
Magari i più propensi a vedere dei segni nella quotidianità possono interpretare questa presenza sul camino come un messaggio: non dimentichiamo che la tradizione iconografica cristiana ha sempre rappresentato lo Spirito Santo come una colomba.
I complottisti, invece, potranno pensare a chissà quale spia che se ne sta lì sopra a cercare di captare quel che avviene qualche metro più in basso.
A me viene in mente un altro gabbiano, vale a dire Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach e, in particolare, il seguente passaggio:
Sicché questo è il paradiso, egli penò, e gli venne da sorridere fra sé. Non era mica molto rispettoso, criticare il paradiso, quando ancora non ci sei mai arrivato. Provenienti dalla Terra, oltre le nubi, lui e gli altri due gabbiani volavano in formazione compatta, e, d’un tratto, egli si accorse che il suo corpo si era fatto splendente come il loro. Sì sì, lui era sempre il gabbiano Jonathan, era lo stesso giovane gabbiano che sempre si era sentito, dentro di sé, di essere: solo che la forma esteriore era cambiata, adesso […] Le sue penne splendevano adesso d’un candore soave, le sue ali erano lievi, lisce come d’argento polito, perfette.
O, se preferite, potremo scrivere un nuovo libro: La gabbianella e il camino!