Gattari da legare: Il fascino discreto delle scale
La nuova casa di mia madre ha reso felici soprattutto i gatti, essendo stata scelta in base alle loro esigenze e, in particolare, ha reso entusiasta la decana delle mie gatte. La casa, infatti, le fornisce in grande quella che era una sua passione appena soddisfatta dalla vecchia dimora: scale in quantità.La distinta signora, infatti, […]
La nuova casa di mia madre ha reso felici soprattutto i gatti, essendo stata scelta in base alle loro esigenze e, in particolare, ha reso entusiasta la decana delle mie gatte. La casa, infatti, le fornisce in grande quella che era una sua passione appena soddisfatta dalla vecchia dimora: scale in quantità.
La distinta signora, infatti, alla vista dei gradini impazzisce: comincia a miagolare, quasi a tremare per l’emozione e, soprattutto, comincia a correre su e giù. Una volta appagata, si stende su un gradino appiattendosi il più possibile. In questo modo, infatti, riesce sia a controllare chi sale che chi scende. Prima di calpestarla irrimediabilmente, bisognerà notare la sommità delle orecchie che spunta appena. Per un periodo, a dire la verità, ho pensato che attentasse alle nostre vite, cercando di farci inciampare. Questa mia convinzione non è del tutto scemata ma, a vederla così felice, mi viene quasi voglia di perdonarla.
Gatti e cani sanno scegliere sempre alla perfezione il posto di controllo migliore della casa: la mia secondogenita (non vorrete mica privare una gattara di una certa, sbagliatissima umanizzazione del proprio animale?) attende al varco i passanti, umani e felini. Un po’ sicario, un po’ portinaia, di lei si vede appena un ciuffetto di pelo, un guizzo di occhi, una zampata fulminea alla gatta più piccola della casa, colta di sorpresa e autrice di atletici balzi su quattro zampe. Quando l’amante delle scale si sente sola, lancia miagolii tragici per attirarti sui gradini, come una sirena. Ma, a differenza di Ulisse, io dimentico sempre di tapparmi le orecchie con la cera.
Foto | Flickr