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Il dolore negli animali: imparare a riconoscerlo

Non sottovalutate mai il dolore del vostro amico a quattro zampe.

Il dolore negli animali: imparare a riconoscerlo

Il fatto che gli animali non siano in grado di esprimere verbalmente le proprie sensazioni dolorifiche porta molte persone a pensare che gli animali non soffrano quanto gli esseri umani. Ma “l’impossibilità di comunicare non nega in alcun modo la possibilità che un animale stia provando dolore” (IASP – International Association for the Study of Pain), proprio come accade anche a pazienti umani non verbalizzanti quali neonati, bambini piccoli o persone affette da demenza.

È stato ormai appurato che tutti gli animali, dalla piovra agli uccelli, dai rettili ai mammiferi, possiedono le componenti neuroanatomiche e neurofarmacologiche necessarie per la trasduzione, la trasmissione e la percezione degli stimoli dolorosi.

La IASP definisce il dolore “un’esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata ad un danno tessutale in atto o potenziale, o descritto in termini di tale danno”.

Saper riconoscere e trattare il dolore è una componente essenziale delle cure veterinarie, ma ad oggi la diagnosi di dolore può essere effettuata esclusivamente sulla base di una stima antropomorfa del potenziale livello di dolore percepito dall’animale e sull’osservazione del suo comportamento.

I cambiamenti comportamentali associati al dolore possono essere subdoli e non facilmente riconosciuti durante le visite veterinarie di controllo. È quindi molto importante che i proprietari aiutino il veterinario nella diagnosi del dolore ponendo molta attenzione agli atteggiamenti del proprio animale.

Il dolore acuto può portare ad aggressività verso altri animali o persone ma anche alla tendenza a nascondersi o a fuggire, ad andature inusuali, zoppie che possono arrivare a compromettere la deambulazione, riluttanza a muoversi, incapacità di svolgere normali attività (es. riduzione del “grooming”, defecazione e urinazione in casa) o, viceversa, esasperazione delle stesse (es. eccessiva tolettatura), vocalizzazioni e autotraumatismi.

In genere i segni di dolore cronico sono meno ovvi e più difficili da riconoscere rispetto a quelli di dolore acuto. Spesso gli animali ne manifestano la presenza esclusivamente mediante variazioni del loro stile di vita: riduzione o assenza di attività, cambio di abitudini, ridotto interesse per l’ambiente circostante (es. interagire con il proprietario e giocare), perdita di peso per inappetenza.

Ogni volta che si sospetta che il proprio animale stia provando dolore è essenziale comunicarlo al veterinario: con un minimo di attenzione in più potrete evitare al vostro amico a quattro zampe ulteriori sofferenze. 

Foto | flickr

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