Il brevetto per creare gatti che non creano allergie
E' stato approvato un brevetto che permetterà di creare gatti che non diano allergie alle persone.
Pare che negli Stati Uniti sia stato depositato il brevetto per quanto riguarda la tecnica di manipolazione genetica Crispr per creare gatti che non provochino allergia. Negli USA già due aziende hanno depositato il brevetto che di sicuro farà discutere. E’ eticamente e moralmente corretto manipolare il DNA del gatto per venire incontro alle persone che soffrono di allergia al pelo di gatto? Considerando che avere un gatto non è un obbligo, ci si chiede giustamente se la disattivazione del gene che produce la proteina Feld1, quella a cui le persone sono allergiche, non abbia poi ripercussioni sulla salute dei gatti.
Modificare geneticamente i gatti per favorire le persone allergiche
Scopo di questi brevetti è quello di creare gatti che non provochino allergia. Si tratta di un intervento genetico vero e proprio, di gatti creati in laboratorio usando la tecnica Crispr, una sorta di copia e incolla del DNA. Il problema è che non si è sicuri che questa manipolazione sia scevra di rischi, soprattutto per i gatti.
La notizia è stata diffusa dalla rivista del Mit Technology Review: le persone allergiche ai gatti iper reagiscono alla proteina Feld1, emessa con la saliva dei gatti e poi spalmata sul pelo quando il gatto si toeletta. Quindi l’allergia non è propriamente alla pelle o al pelo del gatto, quanto a questa proteina che finisce con l’essere depositata su cute e mantello.
Secondo quanto spiegato da Martin Chapman, CEO di Indoor Biotecnologies (startup che sta lavorando sul progetto con Felix Pets), la tecnica Crispr è utile per creare gatti ipoallergenici, in quanto capace di silenziare o attivare determinati geni. Il problema è che ancora non si sa se i gatti, privi di questa proteina, possano rimanere in salute o non finiscano per sviluppare qualche malattia.
A questo punto, perché allora non modificare geneticamente i legumi per venire incontro alle persone allergiche ad essi? Modifichiamo anche le loro proteine, quelle che causano allergia. Oppure modifichiamo i cereali per le persone celiache, le proteine delle uova per coloro che sono allergici alle uova e via dicendo.
Via | Repubblica
Foto | iStock