I “Ricordi di animali” di Roberto Marchesini
Il professor Marchesini ha pubblicato un bel libro in cui ripercorre la propria vita alla luce degli incontri avuti con gli animali.
Ricordare, cioè dare di nuovo al cuore perché il cuore era ritenuto la sede della memoria. Una questione di cuore, dunque, e non tanto un appunto meramente utile affisso da qualche parte per tenere a mente qualcosa. Pensavo all’etimologia della parola ricordo mentre leggevo il libro Ricordi di animali di Roberto Marchesini, da poco in libreria per la casa editrice Mursia.
L’autore – che già abbiamo conosciuto nella prefazione del libro Storie di cani – in questo libro ripercorre con la memoria (e con il cuore)
alcuni momenti importanti della mia storia, lasciando che fossero proprio gli animali a emergere, a dare colore ai ricordi, perché così appaiono nella mia mente. Sono perciò Ricordi di animali, presenze che restano al di là della loro effimera esistenza, troppo breve per noi che costruiamo in quelle relazioni la nostra identità.
Del resto, così comincia questo libro:
Non ricordo un momento della mia vita senza un animale a caratterizzarlo e a dargli significato. Andando indietro con la memoria, i giorni si trasformano così in un calendario zoomorfo ove i diversi animali, come spiriti guida, mi riportano proustianamente sensazioni lontane, ma nello stesso tempo vivide e ho l’impressione che gli anni trascorsi siano da loro custoditi gelosamente. C’è chi ricorda attraverso i profumi, chi usa le canzoni, chi si appella alle immagini… io lo faccio grazie agli animali.
L’autore ci conduce nella sua vita privata e ci racconta dei molti animali con cui ha avuto a che fare. Come, per esempio, il gatto Fragolino, che Marchesini adotta da adolescente e che gli permette di osservare il mondo anche attraverso i suoi occhi. E poi c’è la passione per la mantide religiosa che Marchesini studia e ammira. Anzi, a dire il vero, gatto e mantide religiosa non sono poi così diversi fra di loro. Ma come? Un gatto e un insetto sono diversi! È qui che si inserisce il discorso di sentire con il cuore. Scrive l’autore:
La pazienza del gatto non ha limiti: è in grado di rimanere ore a cercare di tirar fuori un ragno da un buco o ad aspettare che il topolino faccia un minimo movimento. In questa sua arte dell’attesa e tempestività della risposta, il gatto mi ricorda la mantide religiosa, un altro animale che rappresenterà molto nella mia formazione etologica.
E visto che parliamo di mantidi, come non condividere questa riflessione di Roberto Marchesini?
La mantide ti costringe a riflettere perché il suo stesso portamento, apparentemente in preghiera, assorta e curiosa di mondo, quasi affacciata da quei due occhi globosi e da quel puntino nero che ti segue in ogni prospettiva, è esso stesso l’emblema della contraddittorietà della natura. Bella e terribile.
Un libro delicato, quello di Roberto Marchesini, e allo stesso tempo molto profondo, con riflessioni che non possono lasciare indifferenti.
Roberto Marchesini
Ricordi di animali
Mursia, 2013
pp 246, euro 16