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I gatti più belli sono i gatti randagi

Un pensiero felice a tutti i gatti randagi con le parole della canzone “I gatti randagi” di Augusto Daolio.

I gatti più belli sono i gatti randagi

I gatti ammaliano tutte le persone, anche quanti dicono di amare solo i cani (ma è poi possibile essere così esclusivi?). Si rimane incantati dinanzi ai gatti, al loro modo di muoversi, di guardare, di relazionarsi.

Ci sono i gatti di razza: bellissimi, con dei mantelli che tolgono il fiato e con caratteri che mai ti aspetteresti da un felino. Poi ci sono i gatti comuni, la grande maggioranza: splendidi, perché sono uno diverso dall’altro. Si possono certamente cogliere delle somiglianze, ma sono diversi tra di loro.

E poi ci sono loro, i gatti randagi, spesso spelacchiati, con uno sguardo di chi la sa lunga e di chi lotta per vivere ogni giorno. Ma anche con la fierezza della libertà, propria di chi vive la propria vita con coraggio, ogni giorno, senza tante moine e scatolette iper costose.

A loro, ai gatti randagi, va oggi il nostro pensiero, con la bellissima canzone I gatti randagi di Augusto Daolio (1947-1992). E, naturalmente, il nostro pensiero grato va anche a tutte le gattare e i gattari che si prendono cura delle colonie lungo la nostra Italia.

I gatti più belli sono i gatti randagi:
girano i quartieri di povera gente.
Amici sinceri di chi non ha niente,
di chi tutto il giorno non fa che sognare;
di notte sui tetti, miagolando alla luna
una carezza gli porta fortuna:
più felice via se ne andrà,
più felice via se ne andrà.

I gatti più belli sono i gatti randagi:
questo il bambino già l’ha capito,
uno sguardo, un sorriso, una carezza, un invito
e amici così si sarà.
Amici sinceri, perché non si è niente,
perché tutto il giorno non si fa che giocare.
Questa carezza gli porta fortuna:
più felice via se ne andrà.

I gatti più belli sono i gatti randagi:
non hanno doveri, non hanno padroni.
Rubando a tutte quelle persone
che sanno odiare ma non sanno amare;
di notte sui tetti miagolando alla luna
una carezza gli porta fortuna:
più felice via se ne andrà,
più felice via se ne andrà.

Siamo un po’ tutti dei gatti randagi:
ce ne andiamo con i sogni in spalla.
Siamo un po’ tutti dei buoni da niente,
siamo un po’ tutti dei tira a campare.
Noi siamo quelli che vogliono andare,
un solo credo: la voglia di amare.
Un solo sogno la libertà,
un solo sogno la libertà.

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