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I gatti e i vizi capitali: l’accidia

Accidia, il tuo nome è gatto!

I gatti e i vizi capitali: l’accidia

A occhio e croce, sembra che il peccato di accidia sia stato creato da e per i gatti. Pare a prima vista un sinonimo di ignavia, ma non lo è: l’accidioso esercita una volontà, è come fare una differenza tra omicidio colposo e omicidio volontario. L’immagine che mi viene in mente, unendo il gatto al peccato di accidia, è quella di un micione grosso e coricato su un fianco, in uno spicchio di sole. Il gatto ha gli occhi chiusi, ma drizza appena appena un orecchio, avvertendo il ronzio di una mosca. Socchiude un solo occhio, nulla di esagerato; la mosca è lì, a pochi centimetri. Lui è un predatore, il suo dovere è acchiapparla. Ma la pancia è piena e il sole è caldo, il segreto è stare immobili e la mosca, preso coraggio, si avvicinerà.

L’insetto si avvicina con un brevissimo volo, l’occhio del gatto ora è completamente spalancato, le vibrisse tese: uno scatto della zampa, di così breve raggio che il resto del corpo resta immobile. Ma l’operazione non ha successo, e la preda si allontana un po’. L’occhio si richiude completamente, non vale la pena interrompere il riposino. Basterebbero due passi, lui sa che dovrebbe farlo, e forse lo vorrebbe: non sarebbe un grande sforzo, ma ci sono delle sottili catene a fermarlo. Se fosse un essere umano, queste catene si chiamerebbero indolenza e malinconia, ma trattandosi di un gatto la verità è un’altra: quello che voglio, in quanto essere eletto, mi arriverà di diritto. Una mosca persa adesso è una ciotola di croccantini tra un’ora.

Il gatto non conosce sensi di colpa né insoddisfazione, non si lascia scoraggiare, abbandona una lotta solo perché lo sforzo non vale la preda. Il leone sa che le leonesse gli porteranno il cibo, lui deve solo fare ciò che gli riesce meglio: essere splendido. Questa non è accidia, né pigrizia, è consapevolezza del proprio ruolo nel mondo, il re. Io in casa ho sempre avuto un’intera corte di nobili pelosi, perennemente con l’aria di chi si annoia mortalmente. Più sono in alto nella gerarchia, più si annoiano e sono infastiditi. Sta a noi sudditi compiacerli.

Foto | Flickr

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