
Lo stress è diventato un elemento sempre più presente nella vita quotidiana di molte persone nel 2025. Tuttavia, la ricerca scientifica sta facendo passi avanti nel trovare soluzioni per alleviare le tensioni moderne. Tra queste soluzioni, emerge il ruolo degli animali domestici, in particolare dei gatti, che si stanno rivelando alleati preziosi nella lotta contro stress e ansia. Se i cani sono da tempo conosciuti per il loro supporto emotivo, studi recenti dimostrano che anche i felini possono contribuire significativamente al benessere psicologico degli esseri umani.
Interventi assistiti: gatti al servizio del benessere
Nonostante i cani siano i protagonisti indiscussi della pet therapy, i gatti potrebbero essere un’alternativa interessante per chi cerca interazioni più tranquille. Un’importante ricerca condotta da Patricia Pendry dell’Università dello Stato di Washington, in collaborazione con esperti belgi, ha rivelato come i gatti possano avere caratteristiche comportamentali adatte a programmi di assistenza animale. Questi programmi mirano a ridurre lo stress in vari contesti, come università, ospedali e per chi ha bisogno di supporto emotivo.
Pendry ha affermato che “l’obiettivo è riconoscere che alcuni gatti apprezzano questo tipo di interazione e, nel contesto giusto, possono fornire un supporto significativo”. La ricerca ha messo in discussione l’idea comune che i gatti non siano adatti a questo tipo di lavoro, dimostrando che alcuni felini possono eccellere in tali situazioni. I gatti coinvolti in interventi assistiti mostrano tratti simili a quelli dei cani da terapia, come una spiccata socievolezza e una grande tolleranza al contatto fisico, come essere presi in braccio. Un aspetto interessante emerso dallo studio è che, a differenza dei cani, i gatti non necessitano di un addestramento specifico per ricoprire questi ruoli, poiché le loro qualità sembrano essere innate o sviluppate attraverso l’esperienza.
Un approccio europeo rispetto a quello statunitense
In Europa, in particolare in Belgio e Italia, i gatti sono già utilizzati in programmi di riduzione dello stress, dove la loro presenza calma e tranquilla è preferita rispetto all’energia più vivace dei cani. Al contrario, negli Stati Uniti l’uso dei felini in questo contesto è ancora limitato, con la maggior parte dei campus universitari e degli ospedali che continuano a fare affidamento esclusivamente sui cani per il supporto terapeutico.
Nonostante i risultati incoraggianti, permangono alcune incertezze, soprattutto riguardo all’impatto a lungo termine del lavoro terapeutico sui gatti. Pendry ha sottolineato che “l’obiettivo dello studio non è promuovere indiscriminatamente l’uso dei gatti nel lavoro terapeutico, ma piuttosto riconoscere che alcuni di loro potrebbero trarre piacere da queste interazioni e, nel contesto giusto, offrire un supporto significativo a chi ne ha bisogno”. In effetti, come ha concluso Pendry, “se c’è un animale capace di trasformare il semplice oziare e ricevere affetto in una vera e propria carriera, quello è proprio il gatto”.
Gatti come supporto naturale per la gestione dello stress
Oltre ai programmi strutturati di assistenza, i gatti offrono un supporto significativo nella gestione dello stress quotidiano dei loro proprietari, senza necessità di addestramento specifico. La loro semplice presenza e le interazioni quotidiane possono avere effetti positivi sul benessere emotivo. Chi vive con un felino sa quanto sia rilassante dedicarsi a una sessione di coccole dopo una lunga giornata. Il contatto con l’animale è uno dei rimedi più efficaci contro lo stress, poiché stimola il rilascio di serotonina, l’ormone della felicità. Se poi il proprio micio decide di fare le fusa, l’effetto calmante è amplificato.
Le fusa: una vera e propria terapia per il cuore
Uno degli aspetti più affascinanti del comportamento felino è rappresentato dalle fusa. Questo suono ritmico e vibrante ha effetti terapeutici sugli esseri umani, riducendo lo stress e promuovendo una sensazione di calma. Le frequenze emesse dalle fusa possono contribuire a regolare il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Studi scientifici hanno dimostrato che avere un gatto in casa apporta benefici alla salute cardiaca, aiutando a mantenere la pressione arteriosa sotto controllo. Accarezzare un gatto non solo abbassa il ritmo cardiaco, ma è anche una pratica che previene potenziali problemi gravi del sistema cardiocircolatorio.
Favorire il sonno: un altro super potere dei gatti
Tra i tanti “super poteri” dei gatti, c’è anche quello di favorire il sonno. Un’indagine condotta dalla Mayo Clinic Center for Sleep Medicine in Arizona ha rivelato che il 41% dei possessori di animali domestici dorme meglio grazie alla presenza del proprio quadrupede, e la maggior parte di questi ha un felino. La loro compagnia non solo rende le notti più serene, ma contribuisce anche a creare un ambiente di sonno più rilassante, favorendo un riposo di qualità.