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I gatti ci osservano e ci imitano secondo uno studio

Uno studio ha dimostrato che i gatti non sono quegli animali solitari che tutti immaginano: in realtà ci osservano e ci imitano.

I gatti ci osservano e ci imitano secondo uno studio

gatto persone

Uno studio ha dimostrato che i gatti non sono quegli animali solitari che tutti immaginano: in realtà ci osservano e ci imitano.

C’è uno studio che ha dimostrato che i gatti copiano e imitano le persone. Kristyn Vitale, ricercatrice che si occupa del comportamento dei gatti presso l’Unity College, ha spiegato che la gente pensa sempre che i gatti siano animali solitari e antisociali. Ma lo studio ha testimoniato che i gatti, in realtà, ci osservano e stanno imparando da noi. Ma andiamo a scoprire come è avvenuta questa scoperta?

I gatti ci copiano e imitano?

Il gatto protagonista di questa storia si chiama Ebisu: i ricercatori hanno dimostrato che il piccolo felino giapponese può imitare le azioni del proprietario quando si trova in condizioni scientifiche controllate.

La scoperta è avvenuta quasi accidentalmente. Claudia Fugazza, etologa presso la Eötvös Loránd University studia da dieci anni il comportamento dei cani utilizzando un metodo che prevede di insegnare a un cane o altro animale a copiare un comportamento che già conosce. Una volta che ha imparato questo ecco che gli si può insegnare a copiare azioni che non hanno mai fatto prima.

Fugazza stava lavorando con Fumi Higaki, un’addestratrice di cani di Ichinomiya, in Giappone quando Higaki le disse che stava addestrando uno dei suoi gatti con quella tecnica. La micia, una femmina di 11 anni di nome Ebisu (il nome del dio giapponese della prosperità), viveva nel negozio di animali di Higaki ed era assai motivata dal cibo, cosa che la rendeva facile da addestrare.

Spesso, infatti, Ebisu si intrufolava nei corsi di addestramento per cani di Higaki perché sapeva che lì le persone le avrebbero allungato del cibo. Higaki aveva dimostrato a Fugazza che Ebisu era in grado di compiere azioni famigliari come aprire un cassetto e mordicchiare un filo. Successivamente Higaki ha chiesto alla gatta di imitare due nuovi comportamenti: toccare una scatola con la mano/zampa e strofinare il viso/muso su di essa.

Ebisu ha copiato perfettamente il comportamento del proprietario in più dell’81% delle volte. Essendo che il gatto ha usato zampa e muso per toccare la scatola quando il proprietario usava rispettivamente mano e viso, vuol dire che il gatto era in grado di “mappare” le parti del corpo del suo proprietario e di convertirle nella propria anatomia.

Secondo Fugazza, finora solo delfini, pappagalli, scimmie e orche hanno dimostrato di essere in grado di imitare le persone.

Via | ScienceMag

Foto | Pixabay

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