I coniglietti di Pasqua
Come nasce la tradizione dei coniglietti pasquali? E che c'entrano i conigli con le uova? Qualche curiosità
Vari sono gli animali che simboleggiano la Pasqua: la gallina con i pulcini e le uova – simbolo della rinascita per eccellenza; l’agnello (nella speranza che non finisca in un qualche piatto), per motivi religiosi; la colomba con il ramoscello d’ulivo, immagine della pace augurata da Gesù risorto ai suoi discepoli. E i coniglietti.
Il coniglietto di Pasqua (che in inglese è noto come Easter Bunny o Spring Bunny – con riferimento alla primavera –; in tedesco, invece, è chiamato Osterhase), è molto diffuso sia negli Stati Uniti d’America che nei paesi di lingua tedesca. Considerata la prolificità dei conigli, essi divennero simbolo della vita che rinasce con la primavera, tradizione che, poi, è stata assimilata alla pasqua cristiana. I primi dolcetti a forma di coniglio pare facciano capolino in Germania agli inizi dell’Ottocento.
La tradizione vuole che per Pasqua i coniglietti portino dei cestini colmi di uova colorate ai bambini e alle bambine che sono stati buoni. Però il coniglietto è un po’ dispettoso e, quindi, non mette il cestino vicino al camino come farebbe la Befana, ma lo nasconde in mezzo all’erba dei campi e ai cespugli dei giardini. Solo i bambini migliori riusciranno a trovare i loro cestini e meravigliarsi delle uova colorate. È per questo che in America e nei paesi di lingua tedesca per Pasqua e Pasquetta si usa nascondere le uova nei prati e lanciare una sorta di caccia al tesoro per i bambini, che vanno alla ricerca del prezioso regalino.
E, diteci un po’, voi, le meritate le uova colorate o siete stati un po’ birbantelli?