Ghiandola ombelicale del criceto: che cos’è e malattie
Siete pronti per fare un viaggio nel fantastico mondo della ghiandola ombelicale del criceto? Parleremo di lei, che cos’è, a cosa serve, in quali criceti si trova. E parleremo anche delle ghiandole del fianco del criceto dorato.
Avrei potuto intitolare il post anche come “La ghiandola ombelicale del criceto, questa sconosciuta”: questo perché molti proprietari di criceti russi non sanno dell’esistenza di questa ghiandola e quando la scoprono per la prima volta, magari dopo mesi che hanno il criceto, pensano subito a una malattia terribile. Eppure è una normale parte anatomica del criceto, ha le sue funzioni ben specifiche e anche lei è soggetta a malattie.
Dopo aver conosciuto questa elusiva ghiandola, andremo anche a parlare delle cugine, le ghiandole dei fianchi del criceto dorato. Ogni criceto ha le sue ghiandole.
La ghiandola ombelicale del criceto russo
La questione della ghiandola ombelicale del criceto russo è una tipica situazione ambulatoriale. Per fare un paragone con l’ambito canino/felino, è equiparabile a:
“Il mio cane/gatto ha una zecca sotto la pancia!”, proprietario angosciato
“No, guardi, è un capezzolo”, il veterinario
“Ma è un maschio!”, proprietario stupefatto
“Perché, suo marito/lei non ha i capezzoli?”, veterinario
Ecco, non ho mai capito perché i proprietari di cani/gatti maschi si stupiscano dell’esistenza dei capezzoli nei loro beniamini: forse che gli uomini non ce li hanno? Mai visto un uomo a petto nudo? Comunque sia, torniamo ai nostri criceti russi.
La situazione è molto simile: consiglio sempre a tutti di prendersi un bel libro che parli in maniera seria di criceti quando si decide di convivere con uno di loro, in modo da sapere almeno le nozioni base, visto che non sono come i cani e i gatti. Però in media nessuno dà retta ai veterinari ed ecco che la normale ghiandola ombelicale del criceto russo viene scambiata per un tumore o una malattia.
Il criceto russo possiede una ghiandola ombelicale ventrale: si tratta di una ghiandola odorifera cutanea, situata proprio in corrispondenza dell’ombelico e normalmente ricoperta da un secreto ceruminoso. La troviamo in tutti i criceti nani, quindi anche quello siberiano, quello di Roborovsky e anche in quello cinese. Anzi, il criceto cinese è l’unico criceto nano che ha sia la ghiandola ombelicale che le ghiandole del fianco, caratteristica quest’ultima del criceto dorato.
La ghiandola ombelicale è presente sia nei maschi che nelle femmine, ma è nettamente più evidente nei maschi. Ha lo scopo di secernere un secreto ceruminoso che serve al criceto per marcare il territorio. Quindi di fatto la ghiandola ombelicale è una struttura normale.
Tuttavia anche la ghiandola ombelicale può andare incontro ad alcune malattie. Molto frequente è l’infezione della ghiandola ombelicale: può essere causata da autotraumatismo del criceto, ma anche da una non corretta igiene del substrato della gabbietta. Se questa infatti non viene cambiata regolarmente, ecco che aumenta la proliferazione dei batteri che possono andare a colonizzare la ghiandola. In questo caso la ghiandola si presenta arrossata, con materiale crostoso, emana un cattivo odore: se vedete una cosa del genere, allora significa che dovete portare il criceto dal veterinario che provvederà a ripulire la parte e probabilmente vi prescriverà un antibiotico per combattere l’infezione.
Le ghiandole dei fianchi del criceto dorato
Tanto per complicare la vita, il criceto dorato non ha la ghiandola ombelicale, però presenta due ghiandole cutanee sebacee poste sui fianchi. Anche il criceto cinese ha le ghiandole dei fianchi, oltre alla ghiandola ombelicale. Anche queste ghiandole dei fianchi del criceto dorato vengono spesso confuse dai proprietari con tumori o parassiti.
Niente di più lontano dal vero: si presentano come macchie scure sulla pelle e sono più evidenti nei maschi che nelle femmine. Anche queste vengono utilizzare per marcare il territorio, quindi svolgono un ruolo importante nel comportamento sessuale.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
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