Gerarchia e capobranco: cosa devono fare cane e proprietario
Troppi proprietari hanno problemi nel dimostrare al proprio cane di essere il capobranco: ecco cosa iniziare a fare.
Gerarchia e capobranco – Lo so, il discorso è molto più complesso di così, tuttavia per garantire una corretta gerarchia del nucleo famigliare e canino in casa è indispensabile che il proprietario del cane assuma il ruolo di capobranco. Il cane ha bisogno di qualcuno da seguire, qualcuno che imponga le regola e che prenda in mano la situazione, se non trova nessuno che lo fa ecco che assumerà il suo posto con tutte le ovvie conseguenze del caso. Questi sono i comportamenti di base da tenere per cercare di diventare il capobranco del proprio cane, se non vi piace il termine, sceglietene un altro, punto di riferimento, leader, capofamiglia, umano a capo della casa… il concetto è sempre quello.
Gerarchia e capobranco: come comportarsi?
A dire il vero questi sono i comportamenti di base che chi si accinge ad educare un cane dovrebbe tenere. Se li si mettesse in pratica sin da subito non ci sarebbero tutte quelle richieste di soccorso di proprietari di cani che tirano al guinzaglio, che non gli danno retta, che li mordono quando cercano di farli scendere dal divano e via dicendo.
Troppo spesso il proprietario non si prende la briga di educare il cane, lo lascia stare così come è, mettendo qualche paletto qua e là, spesso in maniera confusa e poco coerente. Quello che accade è che se hai un cane di indole buona e sottomessa tutto sommato non succederà nulla di strano, ma se hai un cane appena un po’ dominante o insicuro o nervoso, ecco che poi saltano fuori tutte le patologie comportamentali del caso.
Questi sono concetti base dell’educazione del cane, qualsiasi taglia o razza abbiate, conviene metterli in pratica:
- l’educazione del cane inizia da quando il cucciolo mette le zampe in casa e continua sino alla fine del suo normale ciclo vitale
- non aspettate che sia sempre il cane a prendere l’iniziativa per giocare o iniziare qualsiasi attività, il capobranco (o la parola che preferite per definirvi) è quello che prende l’iniziativa
- date da mangiare al cane dopo di voi, il capobranco mangia per prima, i beta mangiano dopo
- non dategli cibo da tavola altrimenti lo innalzerete al ruolo di capobranco
- divani, letti e sedie sono vostri, il cane non deve salire in alto. Anche perché stare in alto è prerogativa del capobranco che domina così tutta la situazione
- non mettete la cuccia in un luogo da dove il cane possa controllare tutta la casa
- non premiatelo solo perché è carino o perché ve lo sta chiedendo, premiatelo solo quando si è meritato il premio (ha fatto il seduto, è tornato al richiamo…)
- voi uscite di casa prima di lui e voi entrate in casa prima di lui, il capobranco esce ed entra per primo dalle porte
- al guinzaglio non deve camminare davanti a voi, ma di fianco, leggermente arretrato. E’ il capobranco che sta in testa
E se il cane non mi vede come capobranco?
In questo caso è possibile che ci sia un problema educativo di fondo, spesso legati anche a comportamenti nostri troppo remissivi o poco convinti. Il cane vi darà retta se vi riconoscerà davvero come capobranco, se vi sente insicuri, indecisi, incoerenti allora non vi ascolterà mai. Anche se dite ad alta voce di essere sicuri di voi stessi e di essere il capobranco, se lo dite solo a parola, ma non con i fatti il cane lo percepirà e si comporterà di conseguenza.
Se non riuscite a mettere in atto quelle semplici direttive o se anche con quelle direttive il cane continua nel suo atteggiamento perché magari avete un cane con alti livelli di energia o che per carattere si considera l’elemento dominante del branco, allora avete bisogno dell’aiuto di un veterinario comportamentalista/educatore cinofilo affinché reimpostino l’educazione del cane e correggano il vostro approccio con lui.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | zeevveez