Il gatto si comporta come te? Ecco perché
Avete notato che il vostro gatto ha assunto alcuni dei vostri comportamenti tipici? C'è una spiegazione a tutto ciò.
C’è un vecchio detto che sostiene che gli animali finiscano con l’assomigliare ai loro proprietari. Potrebbe esserci del vero in questa diceria. Una ricerca, infatti, ha dimostrato che salute, benessere e comportamento dei nostri animali domestici sono influenzati dal carattere e dalla personalità dei loro proprietari. Il comportamento dei proprietari è stato analizzato in cinque aree:
- gradevolezza
- coscienziosità
- estroversione
- nevroticismo
- apertura mentale
Si è così visto che le persone che avevano punteggi alti nel settore del nevroticismo avevano una preferenza maggiore per gli animali di razza, con pedigree. Il nevroticismo è associato solitamente a instabilità emotiva. Le persone con questa caratteristica tendono ad essere più ansiose e lunatiche di altre e potrebbero reagire in maniera esagerate anche di fronte a piccole sfide e stress. Non ha sorpreso dunque nessuno scoprire che, lo stesso gruppo, era anche quello che aveva maggiormente gatti con comportamenti non graditi. I gatti di queste persone, infatti, manifestavano segni di aggressività, ansia, erano in sovrappeso e manifestavano diverse malattie in corso.
Il nostro carattere influenza quello degli animali
Altri studi hanno dimostrato che persone nevrotiche, ansiose e nervose che lavorano con il cane, tendono a partecipare maggiormente a gare e competizioni, ma non riscuotono più successo in tali gare. Inoltre proprietari maschi con livelli moderati di depressione avevano cinque volte più probabilità rispetto a proprietari non depressi di utilizzare tecniche di addestramento punitive o coercitive. Lo stesso gruppo di proprietari ha poi riferito che i loro cani tendevano ad essere più aggressivi verso gli altri cani e a urinare e defecare in casa quando lasciati da soli.
Un altro recente studio sui gatti ha dimostrato che i proprietari con alto tasso di nevrosi sono maggiormente inclini a tenere i loro animali domestici in casa o a limitarne l’accesso all’aria aperta. La spiegazione più semplice potrebbe essere quella relativa al desiderio di ridurre il rischio di incidenti o altri pericoli, tuttavia non è detto che un comportamento del genere porti a un maggior benessere del gatto. Questo potrebbe accadere se, oltre a tenerli in casa, si provvedesse a un adeguato arricchimento ambientale.
La personalità del proprietario, poi, può anche influenzare la frequenza con cui un gatto viene portato a visita dal veterinario. Proprietari che ottengono punteggi alti per quanto riguarda l’essere nevrotici, sono ipervigilanti per quanto riguarda la salute dei gatti, il che comporta viaggi extra dal veterinario. A volte anche non necessari, che comportano solamente ansia aggiuntiva nel gatto che si è visto cacciare a forza nel trasportino per una visita che, magari, non era necessaria.
Via | Inverse
Foto | iStock