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Tutto sul gatto nero: dal carattere alla superstizione

Scopriamo qualche curiosità in più sul gatto nero, sulle superstizioni che l’accompagnano e sulla sua razza.

Tutto sul gatto nero: dal carattere alla superstizione

Gatto nero – Bellissimo, elegante e dolcissimo (come tutti i nostri amici a quattro zampe del resto). Il gatto nero ha una particolare bellezza, dovuta al suo pelo lucido ed al contrasto del colore del mantello con quello degli occhi, una bellezza che lo rende ancor più speciale. Nonostante ciò però, il gatto nero è stato per molto, troppo tempo, associato al “male”, a qualcosa di negativo (come ad esempio la sfortuna, o persino la stregoneria). Ancora oggi molte persone credono che se un gatto nero attraversa la strada, è segno di sfortuna imminente: una superstizione assurda, che porta le persone a fermarsi per strada, per lasciar passare qualcun altro, ed evitare così eventuali (e improbabili) conseguenze spiacevoli e negative. La verità è che se un gatto vi attraversa la strada, vuol dire che sta semplicemente andando da qualche parte. Né più, né meno.

Ma per quale ragione i gatti neri sono vittime di queste assurde credenze?

La causa delle superstizioni che circondano la figura del gatto nero va ricercata nel Medioevo, quando le strade erano completamente buie durante la notte, e non si vedeva nulla e, a maggior ragione, non si vedevano i gatti neri, che potevano spaventare i cavalli che trainavano le carrozze, a causa della luce di una lampada che illuminava a malapena la strada, e che a un certo punto colpiva gli occhi del micio nero, facendoli apparire come due piccole lanternine apparse dal nulla. Il cavallo poteva imbizzarrirsi per la paura, e tutto ciò avrebbe potuto causare pericolosissimi incidenti. Ed ecco nata una superstizione: il gatto nero è demoniaco e fa spaventare addirittura i cavalli. C’è da dire che nel Medioevo nulla si sapeva in merito al tapetum lucidum che riflette la luce e fa apparire tanto strani e affascinanti gli occhi dei gatti (qui potete trovare qualche curiosità in più). Insomma, nel medioevo una superstizione simile poteva anche essere “comprensibile”, ma oggi che scusa “abbiamo”?

A dar filo da torcere ai poveri mici ci avrebbe pensato poi anche Papa Gregorio IX, che nel 1200 accusò i gatti (in particolar modo quelli neri) di essere amici delle streghe, provocando gravi ripercussioni per i poveri mici. Anche in questo caso, stiamo però parlando del 1200 … quindi non possiamo non domandarci ancora una volta quale possa essere la “scusa” che potrebbe giustificare una simile superstizione al giorno d’oggi!

Il gatto nero: carattere e razza

Naturalmente il carattere di un gatto non ha nulla a che vedere con il colore del suo pelo, nonostante in molti pensino che quelli neri siano tendenzialmente dei mici più propensi a graffiare (superstizione che riguarda in particolar modo le gatte femmine), mentre i maschi sono considerati più tranquilli. Per quanto concerne la razza invece, i gatti neri possono trovarsi di tantissime razze, compreso il persiano, il British e così via. Infine, la razza Bombay presenta esemplari completamente neri con gli occhi gialli.

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