Gatto con ipotensione: c’è correlazione fra lattatemia e sopravvivenza?
Una ricerca ci spiega che pare esserci correlazione fra lattatemia e sopravvivenza nei gatti con ipotensione.
C’è correlazione fra lattatemia e sopravvivenza nei gatti con ipotensione? Lo studio dal titolo “Survival analysis of hypotensive cats admitted to an intensive care unit with or without hyperlactatemia: 39 cases (2005–2011)”, Emily K. Shea. Journal of the American Veterinary Medical Association. April 15, 2017, Vol. 250, No. 8, Pages 887-893 cerca di dare una risposta a questa domanda. E pare che sia Sì questa risposta. Ecco qualche informazione sul gatto con ipotensione.
Gatto ipoteso, lattatemia e sopravvivenza
Anche in questo caso parliamo di uno studio retrospettivo, quindi una ricerca che analizza e mette in correlazione i dati presenti nelle cartelle cliniche di gatti con ipotensione. Ovviamente nello studio sono rientrate solamente le cartelle cliniche che presentavano misurazioni accertate sia della lattatemia che della pressione arteriosa di gatti ipotesi (con pressione inferiore ai 90 mmHG).
Si è così visto che che solo il 15% dei gatti ipotesi riusciva a sopravvivere. Di questi sopravvissuti, il 31% presentava una lattatemia normale (inferiore ai 2.5 mmol/L), mentre il resto aveva valori più alti della lattatemia.
Gatti con ipotensione e lattatemia normale avevano una maggior percentuale di sopravvivenza rispetto a gatti ipotesi e con lattatemia aumentata. Pensate che il tasso di sopravvivenza a distanza di cinque giorni era del 57% per i gatti con lattatemia normale e solo del 17% per i gatti con aumento della lattatemia.
Pare che su questa associazione non influissero in nessun modo età, peso, ematocrito e gravità della patologia e dei sintomi.
Cosa vuol dire?
Tutto ciò vuol dire che la valutazione della lattatemia può essere utilizzata come un indice prognostico utile in caso di gatti che arrivano in condizione di ipotensione in quanto se la lattatemia è normale vuol dire che quel gatto ha più probabilità di cavarsela rispetto a uno con lattatemia alta. Il tutto però considerato che parliamo di medicina e che quindi non è detto che per forza di cose il primo gatto di sicuro si salverà e il secondo no, le percentuali di prognosi che i proprietari spesso richiedono frequentemente non servono a nulla all’atto pratico.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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Via | JAVMA